Il Principe di Venezia: alla corte di Andrea Zanetti

Il primo libro della trilogia storica di Andrea Zanetti ci porta nel “backstage” degli intrighi di potere della Serenissima.

Quanto è difficile aggiungere la propria pennellata, il primo colore, nel grande affresco della storia raccontato dalla Letteratura? Si tratta di un problema che chiunque decida di affrontare il romanzo storico deve porsi prima di mettere a fuoco l’inquadratura della propria narrazione. Dal canto suo, Andrea Zanetti prova a traghettarci nella Venezia tra la fine fine del 400 e l’inizio del 500 attraverso gli occhi di una protagonista femminile interessante e in qualche modo atipica. Si tratta di Caterina Cornaro, Regina di Cipro, donna forte e saggia, che ci prenderà per mano nel pantano politico che ha avvolto la bella Venezia a partire dalla fine del Quattrocento. Facciamo un passo indietro, inquadrando l’indole della nostra Regina: Caterina incarna quel tipo di “politico illuminato“, romantico ma anche scaltro e concreto. Quel tipo di personaggio di Palazzo per il quale la cultura dovrebbe sostituire in toto l’Arte della Guerra. Ma il mondo, si sa, gira per il verso sbagliato.

Nelle vesti di ambasciatrice della Serenissima si recherà alla corte francese per scongiurare un guerra, la Regina ritroverà ad affrontare una situazione che potrebbe sconvolgere gli equilibri dell’Europa intera.
La narrazione fila fondamentalmente lungo due binari temporali: il primo – quello strettamente “politico” di cui si accennava poc’anzi – ed il secondo dal 1509, dove è la violenza a prendere il sopravvento. In questa seconda parte c’è molta più action: la narrazione si fa più concitata e si tinge di rosso sangue.

Tra le righe, si scorge la grandiosità di Venezia e conseguentemente anche la sua crisi. Almeno due personaggi vanno a coadiuvare il pathos della narrazione, in maniera in un certo senso antitetica: da un lato Lucrezia, la dama di compagnia della Regina, personaggio placido, riflessivo ed carico di “good vibes”, dall’altro la figura di Zuan (al secolo Giacomo Rinaldi), guerriero che ci trascina sul campo di battaglia. In mezzo, le vicende di Caterina di Cipro, si dipanano avvincenti e via via sempre più torbide: alla corte del Re di Francia infatti, la Regina sedurrà il sovrano e i due finiranno per concepire un figlio, possibile erede al trono tenuto inizialmente nascosto.

I colpi di scena si susseguiranno fino alla fine, che tuttavia – possiamo già dirlo – fine non è: questo volume infatti è solo il primo di quella che è stata annunciata come un trilogia e comprenderà “I Leoni di Mar” e “I Cavalieri di San Marco”. Tornare in laguna è sempre un’emozione non da poco, e – per ora – Zanetti è riuscito a suscitare la nostra curiosità.