Pubblicato da Youcanprint Edizioni, il libro di Cherubini rientra nel genere cosiddetto “motivazionale” ma ponendosi in una maniera un po’ diversa dal solito.
Claudio Mario Cherubini firma queste pagine che non nascondono un certo retrogusto nu age: l’autore però ha un insospettabile formazione da bancario, sfociata in un percorso da promotore finanziario. Sarà forse anche in virtù di questo percorso – diciamo – atipico, che non si pone come un “santone” pronto a raccontarci una Verità assoluta. Cherubini infatti sceglie un sottotitolo esemplare per il suo volume: “Percorso attraverso le opere di vari autori”. Il titolo, invece, ci dice già parecchio dell’oggetto della ricerca dell’indagine. In tal senso è altresì lodevole che l’autore espliciti di voler aiutare anche se stesso con questo libro, come a suggerire un lavoro (ed uno spirito) di ricerca collettivo.
Uno dei primi concetti messo in evidenza è quello legato alla felicità come “diritto di nascita”: echeggiando la Costituzione Americana, Cherubini ci sprona innanzitutto a riflettere sul concetto stesso di felicità. Può sembrare banale ma spesso trascuriamo di chiederci che cosa sia davvero per noi la felicità e lo “star bene”. Il passaggio da una certa idea vaga di spiritualità al concetto di Fede è certamente rischioso ma in questo libro si riesce a navigare su entrambe le sponde in equilibrio.
Anche perché l’autore riesce ad essere molto concreto, riconducendo il discorso a figure di personaggi a noi molto noti, in particolare nel capitolo intitolato “Vite straordinarie”, dove – tra gli altri – vengono affrontati gli – a dir poco – incredibili percorsi esistenziali di Bebe Vio ed Alex Zanardi. Ogni parola pare puntare da un lato a farci abbandonare la nostra idea di comfort zone e dall’altro a scacciare in toto qualsiasi forma di negatività.
Nell’invitarci a approfondire tutti gli spunti trattati, Cherubini invita ognuno a tracciare la propria parabola, a seguire il proprio percorso. A livello formale, tale scopo è certamente coadiuvato non solo da una scrittura chiara e concisa ma anche da tutta una serie di preziose note a margine, da spulciare non vivo interesse.
In ultima analisi, è la copertina stessa a suggerirci il messaggio del libro: come l’atleta/equilibrista raffigurato all’opera occorre lanciarsi, per spiccare il volo. E trovare davvero quello di cui si ha bisogno.