Il 2019 di Living Room, il ciclo di concerti di musica sperimentale organizzato dall’Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino, giunge al termine con tre appuntamenti tra psichedelia e performance art.
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Sabato 7
Dopo la pausa di novembre, Living Room torna con l’esibizione di Matteo Castro e Riccardo Mazza, attivi dal 2010 con il progetto Lettera 22. Creando muri noise dalle dinamiche e stratificate texture, dal vivo il duo è capace di esaltare il rapporto strettamente fisico con la strumentazione, sia analogica che digitale.
Lunedì 9
Direttamente da Brighton, Duncan Harrison e il suo live imprevedibile a base di frenetic sound collage, fluxus-esque performance, installation, abstracted text/sound poetry & underground noise. Attivo da oltre 15 anni nella scena underground britannica, i suoi lavori spaziano tra arte contemporanea e pratiche musicali senza confinarsi a un’unica estetica.
Sullo stesso palco si esibirà anche Renato Grieco aka kNN, co-fondatore de La Digestion noto per le sue esibizioni caratterizzate da un dialogo silenzioso tra realtà e rappresentazione, performance site specific, nichilismo grottesco e poesia sonora, rigida premeditazione e forma aperta.
Dulcis in fundo con Elisha Morningstar che, unendo l’astrattismo più puro a parentesi più schiettamente espressionistiche, mira a realizzare ambienti acustici distopici e perturbanti, tra escandescenze rumoristiche e intermezzi più tradizionalmente musicali.
Venerdì 20
Protagonista dell’ultimo concerto della stagione sarà uno dei nomi di punta del collettivo sardo Trasponsonic e dell’etichetta Rec Trasponsonic, gli Hermetic Brotherhood Of Lux-Or, formazione mutante che negli anni ha visto espandere e contrarre la line-up attorno al duo stabile di Laura Dem e MSMiroslaw. Definiti da Julian Cope “una delle band più interessanti dell’ultimo decennio”, gli HBoL hanno di recente pubblicato su Boring Machines l’ottavo album della loro carriera, Sex and Dead Cities.
INFO: https://www.facebook.com/LivingRoomTorino/
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A cura di Francesca Cavallo