Oroscopo della settimana

Tutte le settimane arrivano puntualmente i quadri astrali del nostro Gianpaolo Iacobone, tra non-sense e sensi unici. Insomma, un oroscopo non più “a caso” di tanti altri, ma più più bello.

DA LUNEDÌ 16/9 A DOMENICA 22/9

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A R I E T E

Per ogni foglia mangiata c’è un sacco di lievito che va a male se le sere non corrispondono a serrande abbassate che gironzolano invece nelle crepe dell’asfalto.


TORO

Sarà che le brillanti idee non si affievoliscono quando i fantocci degli alimenti privi di argilla capiscono che è ora di dire basta agli orologi.

G E M E L L I

Non avere articoli non va bene se sei di Milano, ma tu che hai degli articoli e sei una nuvola d’Islanda che vola felice, allora va più che benissimo così.


C A N C R O 

Da una minaccia non possono sterzare gli apicoltori che non si aggrediscono l’un l’altro a suon di balalaika e friggitelli da ignorare e balbettare.


L E O N E

Se anche i pali sono dispari e le scatole di colla di pesce si arrestano senza bisogno di giustificazioni, allora è meglio polverizzare ogni residuo di peculato e sanzioni amministrative dubbie.

V E R G I N E

Un ritorno non torna mai ma in realtà e va a finire che sembra sempre qualcosa di nuovo, qualcosa che nuota nel tuorlo dell’uovo, più di ogni altro binario colloidale immaginabile.

B I L A N C I A

La sagacia dell’acacia sta proprio in questo: predire con strabiliante acidità di stomaco ciò che i fiorai sanno sempre molto bene, ovvero che gli alluci parlano di cose che sanno.

S C O R P I O N E

Del classico esempio della tartaruga che si arrampica sulle convinzioni delle organizzazioni non governative possiamo solo dire che gli appendiabiti hanno perso l’abitudine.

S A G I T T A R I O 

Non si può parlare di fluire libero dei grassi insaturi se prima non affermiamo con convinzione che le talpe che si sentono poco bene di settimana, poi alla domenica sgranano gli occhi.

C A P R I CO R N O

Fa male pensare agli incartamenti che non hanno bisogno di maggiore coibentazione perché si sono sempre trovati bene ad arrostire i cancelli con la sola forza dei loro dubbi.

A C Q U A R I O 

Abbiamo già affrontato l’anno discorso che riguarda i fuochi d’artificio e lo ripetiamo: non cascano dal soffitto le brugole che amano i conigli di pezza.

P E S C I 

Fluttuazioni di mercato senza vento ci ricordano quanto sia complicato definire un programma di governo coerento con lo sviluppo dei formicai per montagne claudicanti.