Dopo un mese dalla presentazione del video ufficiale del suo primo brano “Ossigeno”, TACØMA ci delizia con l’uscita di un nuovo singolo: “Stai bene così”. FUTURA 1993 ha intervistato per noi Gabriele Centelli in occasione della nuova release.
–
_di Manuel Bin
Gabriele Centelli si riconferma nelle vesti di solista dopo l’avventura con la band Platonick Dive, con la quale ha potuto sperimentare con suoni moderni, nuovi, suoni che indubbiamente hanno un’influenza sulla musica che compone, scrive e canta nei panni di TACØMA. Non solo: scrive e cura la sceneggiatura per il video musicale del suo primo brano.
Un artista a trecentosessanta gradi, che vuole raccontare con le immagini, oltre che con le parole, quello che probabilmente è frutto della sua esperienza di vita e ci riesce: il cortometraggio che realizza rappresenta perfettamente la fine di un amore essenziale, impossibile da superare, che lascia un vuoto “come una bella canzone finita”. I testi, che si riconfermano in italiano, sono testi maturi, che parlano delle emozioni umane con semplicità e arrivano dritti al punto, scuotendoti l’anima. In occasione di questa nuova uscita, abbiamo intervistato TACØMA per capire più a fondo la sua evoluzione.
Dicono che il secondo album sia sempre il più difficile nella carriera di un artista. Si può dire lo stesso per il secondo singolo?
Non credo, sono due lavori completamente differenti, a livello artistico e professionale. Sicuramente il secondo singolo è un biglietto da visita importante, si inizia a delineare un certo percorso, il sound, la propria identità. Voglio scoprire le carte pian piano, aprire le porte dell’immaginario TACØMA a più pubblico possibile, creando un significativo percorso artistico.
Il tuo brano “Ossigeno” racconta la fine di qualcosa. Quanto ritroviamo di te nei tuoi brani? Potremmo chiamarlo autobiografico?
“Ossigeno” non è propriamente un brano autobiografico. È una canzone dettata da un’influenza quotidiana che vivevo in quel periodo, circo un anno fa, quando ho deciso di dare vita a TACØMA. È infatti il primo brano che ho scritto sotto questa nuova veste. Le mie canzoni raccontano storie di vita vissuta, da me in prima persona o da altre persone care e conoscenti.
Il tuo album “Social Habits” pubblicato con la band Platonick Dive risale solo al 2018: possiamo aspettarci un ritorno alle vecchie abitudini o hai intrapreso definitivamente la tua strada in solitaria?
TACØMA è l’esatta rappresentazione di quello che sono attualmente come musicista/compositore e come essere umano. Ho continuamente bisogno di nuovi stimoli, di nuove emozioni e provare a mettermi in gioco. Mi sento completamente a mio agio in questo nuovo progetto che ha molto da raccontare. Non escludo niente su cosa possa accadere in futuro, la band non si è sciolta ma è viva e vegeta.
TACØMA è l’esatta rappresentazione di quello che sono attualmente come musicista/compositore e come essere umano. Ho continuamente bisogno di nuovi stimoli, di nuove emozioni e provare a mettermi in gioco.
I brani di TACØMA sono influenzati da suoni sperimentali. Ti piace mixare questo aspetto con quello del cantautorato? Come definiresti la tua musica?
Assolutamente sì, il mio background ed il mio passato musicale lo dimostrano. In più, mai come in questo preciso momento storico della canzone italiana possiamo sperimentare nuove cose e nuove vie stilistiche. La mia musica è un mix di cantautorato, sound urbano elettronico e pop moderno.
Il 10 Giugno è uscito il “mini film” di “Ossigeno”. Com’è stato girare il video per la propria canzone? Pensi di replicare l’idea del raccontare una storia allo stesso modo con “Stai bene così”?
Girare il primo video “Ossigeno” è stata un’esperienza decisamente forte e rara. Sia perché sono molto legato alla traccia, che è il mio esordio ufficiale, sia perché ha una storia dal forte impatto emotivo che ha richiesto una lunga preparazione. Il video di “Stai Bene Così” sarà completamente diverso, non sarà una storia, ma un esperimento con una decisa presa dal lato visivo e scenico.
Potremmo definire il tuo ultimo singolo, “Stai bene così”, un po’ ‘bittersweet’. Tu stesso dici che volevi creare “un brano dall’atmosfera estiva ma con un testo malinconico”. Si sente così TACØMA?
Esattamente, dolce-amaro mi sembra una descrizione perfetta per me, sia per il nuovo singolo che per il sound di TACØMA. Raccontare storie vere, con luci e ombre, su una parte musicale pop, orecchiabile, facilmente riconducibile al sound che voglio creare.
Ora che hai pubblicato il tuo secondo singolo, qual è il prossimo passo?
Aprire le porte del mondo TACØMA a più pubblico possibile, costruire il mio sound e la mia identità musicale in modo autentico. Magari uscirà altra musica? Non sarebbe una cattiva idea!
C’è qualche artista che segui in questo momento e che ti sentiresti di consigliarci?
Ascolto, da sempre, molta musica internazionale. In questo momento nella mia playlist di fiducia ci stanno cose tipo Tycho, The Blaze, Post Malone, Com Truise. In Italia invece mi piacciono molto Mecna e i “nuovi” DOLA e Tananai.
Futura 1993 è il network creativo creato da Giorgia e Francesca che attraversa l’Italia per raccontarti la musica come nessun altro. Seguici su Instagram, Facebook e sulle frequenze di Radio Città Fujiko, in onda ogni martedì e giovedi dalle 16.30.