[REPORT] Pinguini Tattici Nucleari: eclettismo pop al Teatro della Concordia

Sono uno dei fenomeni musicali attuali più irriverenti della penisola: i Pinguini Tattici Nucleari hanno finalmente iniziato il loro nuovo tour. Solo il nome, per chi non li conosce, già incuriosisce. Sveliamo subito l’arcano: la Nuclear Tactical Penguin è una birra scozzese ormai fuori produzione e con i suoi 30° è stata la birra a più alta gradazione alcolica mai prodotta.

_
_di Elena Fassio

Nata nel 2012 con una formazione totalmente diversa, la band ha raggiunto nel 2017 la sua forma attuale, con 6 membri bergamaschi (di provincia) tutti nati tra il 1991 e il 1994: Riccardo Zanotti (testi e voce), Elio Biffi (tastiera), Lorenzo Pasini (chitarra), Simone Pagani (basso), Matteo Locati (batteria), Nicola Buttafuoco (chitarra).

Il loro marchio di fabbrica è l’eclettismo: nei loro quattro album – i primi tre sono Il re è nudo (2014), Diamo un calcio all’aldilà (2015) e Gioventù brucata (2017) – si trovano ballate e liriche, rock e swing, funky ed elettronica. Ognuno dei componenti del gruppo porta infatti in studio le sue esperienze e preferenze, musicali e culturali.

Con l’ultimo album Fuori dall’Hype, uscito il 6 aprile, la band ha fatto un grande salto di qualità: è passata infatti dall’autoprodursi alla firma del contratto con Sony Music, cosa che ha permesso non solo di diventare musicisti a tempo pieno, ma anche di maturare dal punto di vista musicale, passando dal comporre “di getto” al “costruire un discorso”, come sembrano fare nell’ultimo disco.

Dall’amore (Irene, La strategia della tenzone, Bagatelle, Tetris), alla politica (Cancelleria, We want Marò back), dalle più intime esperienze personali (Scatole, Sciare, 79) ai dialoghi con grandi personaggi del passato (Freddie, Lake Washington Boulevard) fino alla satira più irriverente (Jack il melo drammatico, Ninna nanna per genitori disattenti, L’uomo che inventò il fuoco): i testi dei Pinguini, così come le loro musiche, sono intrisi di metafore e mai banali.

Ironia pungente, maschera alternative rock. La miscela caleidoscopica sembra davvero una bomba data la rapidità impressionante con cui il nome del gruppo si è diffuso tra i giovani negli ultimi anni e vista la sfilza di sold-out che la band ha collezionato dall’inizio del tour, non ultimo quello del teatro Concordia di Venaria di giovedì scorso, 11 aprile. Anche nel live i Pinguini si sono dimostrati arguti e carismatici.

Un disco di attrazione, quest’ultimo, non solo perché attira come un magnete l’ascoltatore, ma anche perché molto più incontrato sull’amore nelle sue diverse tipologie: amore genitoriale in Scatole, percezione sociale dell’amore in Freddie, amore segreto in Nonono, amore per la musica in Fuori dall’Hype.

Mentre continua il tour in giro per l’Italia, i Pinguini saranno anche tra i protagonisti del concerto del 1° maggio a Roma. Una band, finalmente, che ha tanto da dire. E noi non vediamo l’ora di ascoltarlo.