[INTERVISTA] Due chiacchiere con Gionata

Abbiamo fatto qualche domanda al giovane cantautore lucchese – trapiantato a Milano – Gionata, che, questa sera, si esibirà insieme al torinese Eugenio Rodondi per il format “Home Gipsy Home”.

_ di Roberta Scalise

Interno casa. Un ragazzo tenta di approcciare la sua coinquilina tra dinosauri lasciati nel frigorifero, sguardi distratti e saluti mancati, cercando la sua attenzione nel corso di una festa dominata da birre, amici, chiacchiere, musica e balli e dal finale inaspettato. Questo l’immaginario ritratto sapientemente da Erika Errante e Pierfrancesco del Seppia nel video di “Frigorifero”, il primo singolo del giovane cantautore lucchese – ma trasferitosi a Milano – Gionata, il quale si esibirà a Torino, stasera, insieme al sabaudo Eugenio Rodondi, in occasione del format “Home Gipsy Home”.

Lo abbiamo intervistato per scoprirne esordi e curiosità.

Come ti sei avvicinato alla musica, e perché?

 In casa, fortunatamente, ha sempre abitato un vivo interesse per l’arte: mio padre era un pittore – ora, come afferma lui, “momentaneamente in sciopero” –, mentre mia madre ama cantare quando svolge le sue faccende e mia sorella mi ha fatto conoscere molta buona musica.

A 13 anni, poi, vidi, a casa di un amico, una chitarra, e ne chiesi una ai miei, iniziando a sentire subito l’esigenza di scrivere canzoni. Da allora, non ho mai pensato di fare altro nella vita.

Quali sono le tue principali fonti d’ispirazione sonora e quelle cui ti senti più affine?

Nel corso degli anni, sono state tantissime le ispirazioni musicali: dalla psichedelia di Syd Barrett al cantautorato italiano, senza dimenticare artisti come Gorillaz, Beck, MGMT, Mac deMarco, Phoenix e molti altri.

Nelle canzoni che ho composto per il mio primo album da solista, tuttavia, ho cercato di dimenticare tutto e di trovare il mio sound, sebbene influenzato, inconsciamente, da tutta la musica che ho ascoltato finora.

Quali sono le fasi del tuo processo creativo e da dove traggono nutrimento musica e testi (scene di vita quotidiana, libri, film et similia)?

Sono solito annotarmi sul telefono frasi e immagini che vivo in prima persona: una città che visito, una storia d’amore, una serata con gli amici, ma anche un film, un libro o un videogioco. Quando sono a casa, poi, improvvisando, trovo un giro di accordi e unisco le cose, adattando le parole alla melodia e viceversa.

Eugenio Rodondi, con cui Gionata si esibirà questa sera.

 

A proposito dell’esibizione torinese, invece: come hai reagito quando hai saputo che avresti condiviso il palco con Eugenio Rodondi, come definiresti l’accoglienza sabauda e quali pensi siano i punti di forza del tuo live?

Mi piace molto Torino: ha una bella luce, è molto attiva e nutre interesse per la musica inedita. Sapere che ci avrei suonato con Eugenio, infatti, mi ha reso molto felice.

Quanto all’esibizione: al momento, suono chitarra e voce, quindi cercherò di dare particolarità al live con un suono diverso – ossia chitarra elettrica e chorus, in alternativa a quella acustica, appunto –, interagendo con il pubblico per introdurlo nel mio mondo e in quello dei brani che compongo. Spero di tornarci presto anche con la band!

Quale messaggio intende veicolare il tuo primo singolo, “Frigorifero”, e a quale universo di senso intende riferirsi?

“Frigorifero” è una canzone autobiografica, perché varie sono le immagini che ho vissuto, le frasi colloquiali e i pensieri ivi presenti. Credo, dunque, che il messaggio sia intrinseco a questi elementi, legati perlopiù alla vita da fuorisede, alla gioventù, alle serate con gli amici e agli amori fugaci.

Infine, che cosa ti auguri per il futuro e quali saranno i tuoi prossimi progetti musicali?

Ci sono tante cose che vorrei fare, come: collaborare con altri artisti, preparare un concerto con il mio gruppo, curandone anche l’aspetto scenografico, organizzare iniziative originali per presentare il disco… Vedo, insomma, un futuro ricco di possibilità, ma cerco di andare con calma, un passo alla volta.

Il mio primo singolo, infatti, è uscito a gennaio e tra poco sarà rilasciato il secondo, “Oceano”, pertanto mi concentro sul presente senza perdere di vista il futuro e imparando dal passato.

 

QUI potete trovare maggiori informazioni sull’evento di stasera.