Due gli appuntamenti da segnare sul calendario: venerdì 15 marzo ai Magazzini Generali di Milano – con la collaborazione di Club Nation – e sabato 16 al Rivolta di Marghera (VE) – in collaborazione con Altavoz.
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_di Filippo Santin
Sono trascorsi pochi giorni da quando Fatboy Slim – conosciuto anche come Norman Cook – ha concluso il suo “arena tour” britannico, cominciato niente meno che a Wembley. Si tratta di un riconoscimento non da poco per un dj/producer che, negli ultimi vent’anni, ha contribuito a rivoluzionare il mondo della musica. Nei primi anni Novanta la dance stava diventando “plasticosa”, omologata, motivo per cui Fatboy Slim si era dato da fare con l’intento di creare qualcosa di originale e allo stesso tempo ballabile. Usando quel processo di taglia-e-cuci dei sample che appartiene all’hip-hop, ha dato vita a canzoni uniche, che mescolavano qualsiasi tipo di genere.
Così è nato il cosiddetto “Big Beat”, un nuovo tipo di dance pieno di influenze tra le più disparate – di cui vengono ritenuti artefici anche nomi celebri come i Prodigy e i Chemical Brothers – ed è nato inoltre l’album “You’ve Come a Long Way Baby”, gioiello nel quale sono contenute hit senza tempo come “Right Here, Right Now”, “The Rockafeller Skank” e “Praise You”.
Da allora anche il mondo del pop non è stato più lo stesso, lasciandosi contaminare liberamente e scivolando man mano verso quella miscellanea musicale che oggi è oramai norma accettata. Durante la sua lunga carriera il dj di Brighton ha avuto modo di far ballare centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, e di collaborare con leggende come David Byrne e molti altri.
Anche ai giorni nostri, malgrado non sembri più intenzionato a produrre un altro album, la sua attività live non si è fermata affatto. Ecco perché questo mese si farà un giretto dalle nostre parti: precisamente, venerdì 15 marzo ai Magazzini Generali di Milano – con la collaborazione di Club Nation – e sabato 16 al Rivolta di Marghera (VE) – in collaborazione con Altavoz.
Appuntamenti imperdibili per qualunque appassionato di club culture, sia della prima ora che di oggi.