Come il BilBolBul, anche il FRUIT Exhibition propone tutte le novità editoriali di cui non possiamo fare a meno. Tra presentazioni, vernissage e tanto altro abbiamo partecipato la settima edizione del festival nelle sale di Palazzo Isolani a Bologna.
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_di Lorenza Carannante
A Bologna, quelli di inizio febbraio sono giorni di fuoco per l’arte. Oltre le mura c’è Arte Fiera, con padiglioni ricchi di proposte storico-artistiche della ultracontemporaneità e non solo. Spostandoci verso il centro, Art City offre un panorama di eventi collaterali da non sottovalutare, spaziando dalla streetart alla performance. Ma c’è di più. Dopo Paratissima e SetUp Fair, chi è appassionato di autoproduzione sa che questi sono anche e soprattutto i giorni del FRUIT Exhibition, capostipite delle fiere dedicate all’editoria indipendente e progetto dell’Associazione Culturale bolognese CRUDO, quest’anno per la prima volta negli spazi di Palazzo Isolani durante il primo weekend di febbraio.
Partendo dalla locandina, si nota già il gusto estremamente pop che distingue quest’edizione. I colori brillanti, in realtà, fanno però solo da sfondo cromatico al focus dell’intera fiera: lo humor, infatti, è il tema principale attorno al quale ruotano tutti i lavori presenti. C’è bisogno di stupirsi, di emozionarsi e di riflettere, ma anche di ridere.
Oltre alle case editrici, ai workshop e alle sessioni di disegno live, presenti anche una serie di eventi sparsi nelle sale dei palazzi principali di Bologna, come ad esempio Cronòtopo, progetto dell’artista Cosimo Veneziano nella biblioteca di Salaborsa, in ricordo di una sua residenza proprio qui, dove adesso espone.
Novità assoluta di quest’anno, però, è l’inaugurazione del premio FIP – Fruit Indie Publishing, dedicato e rivolto a tutti quei piccoli editori che hanno deciso di esprimere la propria arte attraverso il cartaceo – un approccio inusuale eppure così autentico. Il prototipo editoriale può essere presentato in formato digitale entro il 15 marzo 2019 e la tematica è sempre lo humor.
Si respira un clima splendido negli spazi riservati al market internazionale dell’editoria d’arte indipendente, nel cuore del centro storico bolognese, accanto al complesso delle Sette Chiese. Luoghi antichi si lasciano invadere da curiosi e appassionati. È un equilibrio che ci ricorda la Chiesa lucchese che ospitava la Self Area durante l’edizione 2017 del Lucca Comics&Games. Anche stavolta editoria e Storia si fondono perfettamente, accogliendo un numero di visitatori che quest’anno supera le 6mila presenze della scorsa edizione. Numeri importanti, questi, per un’attività considerata ancora di nicchia, ma che si fa sempre più spazio nelle nostre case e nei nostri cuori.