Novità, riscoperte, rarità. La breve selezione letteraria – fatta pensando proprio al concetto di “outsiders” – privilegia le realtà maggiormente propense a stuzzicare l’interesse di un lettore onnivoro e curioso, magari desideroso di avventurarsi in qualche azzardo letterario…
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_di Alessio Moitre
Un po’ di titoli curiosi, interessanti, forse anche nuovi per alcuni. L’anno solare che si è aperto a gennaio, sarà come sempre caratterizzato da svariate manifestazione letterarie e nell’attesa d’informarsi delle novità, è certamente utile leggere testi dalla forte personalità. Dunque la selezione di seguito è un invito e anche un augurio di un anno di temperamento. A cominciare dalla letteratura.
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Dominique de Roux, “Immediatamente”, traduzione di Francesco Forlani, Miraggi edizioni
La collana Tamizdat della Miraggi edizioni è una appartata miniera di scoperte ed è personalmente sempre una bella sorpresa. Dominique de Roux è stato un intellettuale francese particolare, discolo, unico ed è giusto ricordarlo con un testo di frammenti, pensieri, propositi. Editore meraviglioso, è sempre rimasto in contatto con il mondo a lui contemporaneo, un universo esplosivo che andò dal dopoguerra al sessantotto e su, sino agli anni settanta.
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Cesare Pavese, “Inediti” a cura di Mariarosa Masoero, Galata edizioni
Che c’è ancora da dire su Cesare Pavese? Ma davvero ancora inediti? E grazie al cielo si! Galata rimette in circolo un suo scritto del 2008 e lo fa con la competenza di una studiosa di prim’ordine come la Masoero, docente, studiosa del nostro con assiduità e coerenza, nome importante dell’Università italiana. Un ennesimo regalo della casa editrice genovese, nella collana della narrativa, anch’essa un eccellenza da tenere in considerazione.
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Roland Garros, “L’uomo che baciava le nuvole”, traduzione di Marco Lapenna, 66thand2nd edizioni
Stiamo andando per collane ed allora fuor di dubbio che “Vite inaspettate” della 66thand2nd sia sorprendente (compresa la grafica, spiccante), come lo è il testo di Roland Garros, memorie redatte di suo pugno, tra il 1915 ed il 1918, durante la prigionia tedesca. Un romanzo, una vita,uno spaccato, un ricordo. Un percorso di una vita frenetica, schiva,
inafferrabile, anche per via della sua professione di aviatore, che all’epoca era poco professione e molto coraggio.
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Bernardo Valli, “Il mio novecento”, Archinto editore
Questo comodo libretto, di poco più di settanta pagine, è stato scritto da Bernardo Valli, ex inviato speciale per i maggiori quotidiani italiani ma per quanto mi concerne, sul campo, vi è ancora e ci narra del paesaggio dall’interno. Classe 1930, di lui ricordiamo il magnifico “La verità del momento”, poderoso testo della Mondadori con i suoi migliori articoli. “Un libretto d’istruzioni per la vita”, nella presentazione dell’Archinto c’è una sintesi totale.
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Mario Benedetti, “Impalcature”, traduzione di Maria Nicola, Nottetempo
1973, il golpe militare in Uruguay colpisce la popolazione. Mario Benedetti fugge: Argentina, Perù, Cuba, Spagna. Un andar via, una necessità. E nel mentre, nei dodici anni di dolori, scrivere degli incontri, delle condizioni degli esiliati, della durezza della vita, delle difficoltà. Un racconto oltre le generazioni e che nell’attualità trova senso grazie a ciò che potrebbe essere ma che qualcuno ha già visto e narrato.