I mondi fantastici di Sandy Skoglund in mostra a CAMERA

Dal 24 gennaio al 24 marzo 2019 le sale di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia si tingono delle colorate evocazioni dell’artista americana Sandy Skoglund, che presenta oltre alle trenta fotografie esposte un lavoro inedito in anteprima mondiale.

_di Miriam Corona

Approda agli spazi di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia la prima mostra antologica dell’artista Sandy Skoglund, “Visioni Ibride”, curata da Germano Celant. Essa intende ripercorrere i lavori iniziati negli anni Settanta fino a quelli attuali, compresa un’opera inedita, “Winter”, alla quale l’artista lavora da oltre dieci anni, mostrata qui in anteprima mondiale. Tutte le sue serie fotografiche ruotano intorno a un’esasperazione del contesto domestico in cui si inseriscono elementi dissonanti, spesso di colori accesi, a creare così dei mondi fantastici, talvolta farseschi, talvolta conturbanti.

Memorabili sono per esempio Radioactive Cats, in cui una folla di gatti verdi (sculture che rasentano l’installazione, sempre realizzate dalla Skoglund) si aggira incuriosita in una stanza grigia dove è presente una coppia di anziani, e Revenge of the Goldfish, dove un bambino siede sul letto in una stanza completamente blu invasa da pesci arancioni, che fanno capolino dal soffitto e dai cassetti.

Le evocazioni fantasiose sono dirette conseguenze della presenza umana, che nelle fotografie dell’artista è sempre in qualche modo distaccata da quello che sta accadendo intorno a loro: i personaggi umani sono sempre intenti a svolgere azioni quotidiane, come guardare dentro il frigo, dormire, mangiare. Tutti i lavori sono realizzati grazie a complessi set costruiti e allestiti dalla Skoglund che proprio per questo motivo riesce a realizzare circa un’opera all’anno, senza poi ricorrere a nessuno strumento di post-produzione.

Le 30 opere presenti comprendono i venti scatti della serie “True Fiction Two”, serie incentrata sullo stile di vita americano in chiave “acida”, realizzata tra il 1986 e il 2005, “Fox Games” e “The Green House” nelle quali ritorna la presenza giocosa degli animali; “Shimmering Madness” e “Raining Popcorn” si aggiungono all’esposizione con le loro figure improbabilmente ricoperte di caramelle e popcorn. I lavori più recenti “Fresh Hybrid”, dove le figure umane sbocciano in alberi che si ramificano, e l’inedita “Winter”, primi due scatti di una serie dedicata alle stagioni che si concentra ancora una volta sulla relazione tra uomo e natura. Come ha scritto Sandy Skoglund, “per resistere all’istantanea, questa fotografia si muove alla velocità di un ghiacciaio.

Il tempo resta immobile per un momento, ma solo dopo un lungo periodo di accumulazione e fatica. Ogni frammento di ‘Winter’ è stato scelto per esprimere la paura primaria della dipendenza umana dalla natura e dagli altri. Noi non siamo soli, e la nostra situazione è invariabilmente precaria”. La mostra realizzata con la collaborazione della Galleria Paci Contemporary di Brescia durerà fino al 24 marzo 2019, accompagnata da una monografia curata anch’essa da Germano Celant ed edita da Silvana Editoriale, che ripercorre la biografia di Sandy Skoglund e le sue tappe professionali.

 

Inaugurazione: Giovedì 23 gennaio h. 19:00