Il progetto di Pistoletto lungo quarantadue anni

Alla Galleria Giorgio Persano l’artista biellese allestisce un lavoro dedicato alle interconnessioni dello scibile umano, facendo comunicare due periodi della sua vita, legati da un curioso libretto intitolato “100 mostre nel mese di ottobre”…


_di Alessio Moitre

La “questione Pistoletto” non è faccenda che si possa affrontare con una passabile recensione ma andrebbe analizzata nel profondo: ci sarebbe da interagire lungamente con l’interessato, che nel mentre partorisce la personale alla galleria Giorgio Persano con la bellezza di quarantadue anni di gestazione. L’idea datata 1976 appare in una forma larvale e non descritta nei dettagli se non nelle intenzioni, in un geniale libretto (non visibile in mostra, fatevelo mostrare assolutamente) di colore giallo redatto dalla stessa galleria del presente progetto, all’interno la scritta: “100 mostre nel mese di ottobre”. Dal titolo s’intuisce non solo il senso ma anche il proposito di un ricettario, così l’artista descrive il suo utilizzo, a sfruttamento personale o di colleghi interessati a pescare suggerimenti e propositi.

Il gallerista – in accordo con Pistoletto – ha deciso di avvalersi della proposta numero cento “La mostra sarà suggerita dal luogo” e se da una parte è una comodità intrigante per qualsiasi creativo, cela per logica il lato oscuro della difficile decisione da prendere. Il risultato sono le porte di Cittadellarte: una successione di aperture e passaggi, formanti una struttura architettonica con in cima, sullo stipite, il nome dell’immaginaria stanza che si andrà a visitare. Un percorso dunque interconnesso e di passaggio, rimando diretto al titolo dell’esposizione “Comunicazione”, centro del pensiero soprattutto morale, sociale e filosofico del nostro.

È un’esperienza umana quella che ci propone l’artista biellese, innanzitutto plasmata, ossificata potremmo dire sul suo trascorso e apprezzabile in tal senso la costruzione, di semplice legno, chiaro, in una precisa intenzione di dare peso al concetto come arricchente dell’oggetto mostrato.

Da qui ci si dovrebbe incamminare in un tragitto che interessa non solo le varie discipline (Le scritte riportano le varie case: dal Lavoro alla Spiritualità, passando per Politica e Agricoltura) si entra invece da parole di accesso ma senza ambiente: Zoologia, Sport, Astrologia, Biologia, Medicina, Diritto, l’Arte invece possiede entrambe) ma anche i loro punti di contatto, per una interconnessione che è il vero vantaggio della nostra società ma anche criticità nelle aberrazioni e storpiature odierne. Un messaggio comprensivo di molte sfumature, che come ho avuto modo di accennare, ha in forma essenziale una sua materializzazione nel lavoro espresso.