Quando la cultura incontra la società attraverso intenti di riqualificazione di strutture pubbliche: è proprio quello che è successo e sta tuttora succedendo a L’Aquila con l’intervento dell’associazione Off Site Art.
–
_di Lorenza Carannante
A L’Aquila si possono fare lunghe passeggiate in un centro storico meraviglioso e suggestivo, purtroppo nel tempo reso sempre più un cantiere edile quasi “fantasma”. Reduce del sisma dell’aprile 2009, la città però non ha perso la sua continua voglia di trasformazione. Dal 2014, infatti, ospita la spinta creativa dell’associazione Off Site Art (OSA), che ha fatto del capoluogo abruzzese la propria galleria a cielo aperto, rendendola museo esponendo personali di artisti emergenti o applicando illustrazioni alle balaustre dei cantieri anche attraverso la partership con ArtBridge, organizzazione no-profit di arte pubblica con sede a New York.
È stata inaugurata lo scorso 6 luglio sui ponteggi dell’Impresa di Costruzioni Generali Ingg. Frezza spa in via Castello l’ala dedicata a due giganti del fumetto italiano, Andrea Pazienza e Tanino Liberatore, che con l’Abruzzo hanno un legame imprescindibile considerando che fu anche luogo del loro primo incontro. Pazienza si trasferì a Pescara da ragazzino per motivi di studio, e proprio al Liceo Artistico Giuseppe Misticoni incontrò Tanino Liberatore, con cui instaurò un’amicizia destinata a durare per tutta la sua vita. Questo progetto fa parte di “Due a Due”, un ciclo di installazioni site specific che mette in dialogo due illustratori o fumettisti italiani. Le opere esposte sono quattro e fanno un riferimento esclusivo ai loro personaggi di maggior successo: da un lato il bolognese Massimo Zanardi, detto “Zanna”, iconico bullo di Paz, insieme alla locandina elaborata nel 1980 per il film di Federico Fellini “La città delle donne”; dall’altro Ranxerox, celeberrimo personaggio ideato da Liberatore insieme allo scomparso Stefano Tamburini, e infine il ritratto femminile di Liberatore per la poesia “La Maschera” di Charles Boudelaire, divenuta poi la copertina de “I fiori del male” nel volume illustrato del 2016.
“La fruizione delle opere – raccontano gli organizzatori – è stata inoltre implementata grazie allo sviluppo di Off Site App: un’applicazione gratuita per smartphone realizzata in collaborazione con gli studenti dell’Università dell’Aquila che permette di localizzare le opere del progetto e leggere le informazioni per ogni artista”.
Una piccola, grande iniziativa per uno dei luoghi più belli dell’Italia, cantiere edile più grande d’Europa, reso indiscutibilmente unico da quest’iniziativa assolutamente interessante.