Manca pochissimo all’inizio di Home Festival. Se siete ancora indecisi su cosa cerchiare sulla timetable, abbiamo scavato nella lineup di quest’anno insieme a Futura 1993 e abbiamo selezionato 6 artisti, italiani e internazionali, che secondo noi non dovrebbero mancare nella vostra tabella di marcia.
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_di Alessia Giazzi e Giorgia Salerno
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Django Django
Arrivano da Londra ma suonano come se arrivassero da un pianeta lontano. Vi conquisteranno a suon di psichedelia dal sapore seventies e distorsioni ammalianti che sembrano provenire da un passato rimasto sospeso nel tempo.
Cedete al canto della sirena e innamoratevi dei Django Django.
Il pezzo di cui innamorarsi: Default
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Floating Points
Dietro lo pseudonimo di Floating Points si cela il dj e produttore britannico Sam Shepherd che, tra una pausa e l’altra durante il dottorato in neuroscienze, è riuscito a farsi largo nella scena elettronica internazionale con il suo mix personalissimo di techno, funk, R&B e avant-garde jazz e composizioni orchestrali derivate dalla sua formazione classica.
Una performance di Floating Points è un viaggio interstellare senza cinture di sicurezza: chiudete gli occhi e preparatevi ad essere catapultati nell’iperspazio.
Il pezzo con cui volare altissimo: Nuits Sonores
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Nic Cester and The Milano Elettrica
Eccezione del panorama internazionale per Nic Cester, frontman degli australiani Jet, che per il suo neonato progetto solista ha le spalle coperte da The Milano Elettrica, formazione di illustrissimi italiani tra cui compaiono Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Sergio Carnevale (Bluvertigo) e Daniel Plentz (Selton). Il risultato di questa fusione è un rock oldfashioned da cantare e ballare ondeggiando o abbracciati al proprio vicino. Se non li avete ancora sentiti, correte sotto palco.
Il pezzo iconico: Eyes on the horizon
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Cosmo
Al primissimo posto dei live da non perdere durante questo Home Festival c’è sicuramente lui: il re della pista da ballo che con il suo Cosmotronic sta facendo convolare a nozze cantautorato ed elettronica. Noi di Futura 1993 lo abbiamo già ascoltato in diverse occasioni e non vediamo l’ora di ballare di nuovo sotto al suo palco: quasi due ore di concerto in cui Cosmo canta, balla, fa il dj, inondando il pubblico di luci e ombre con uno spettacolo da circo equestre da non perdere… e quando arriva la scossa ci vogliamo abbracciare.
Il pezzo da ballare a perdifiato: Tristan Zarra
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Carl Brave x Franco 126
Ok, sappiamo cosa state per dire. La loro performance dal vivo non è tra le più acclamate dal pubblico ma Carlo e Franco sul palco ci sanno fare. Tra un sorso di birra e l’altro ci trascinano con loro in un’avventura tutta romana tra amore, amicizia e sampietrini, in un locus amoenus dove non si fa a gara a chi tiene la nota più lunga ma solo a chi si abbraccia più forte, tra le voci che si alzano e cantano tutte insieme un’unica lunghissima canzone.
Baci, abbracci, sigarette, urla, sorrisi… poi se per errore stecchi, in mezzo al coro non se ne accorge nessuno e, in fondo, chissenefrega.
Il pezzo da urlare abbracciati: Pellaria
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Maria Antonietta
Con un disco così (Deluderti, ndr), non ci si poteva aspettare niente di diverso dal palco di Maria Antonietta. Dulcis in fundo, un altro concerto che vi consiglio di non perdere a Home Festival è il suo: tutti i tempi diventano primavere, il palco si trasforma in un tappeto di fiori e l’atmosfera si fa delicata e intensa allo stesso tempo. Un po’ Lana Del Rey, un po’ Lolita, a metà tra la malinconia e la spensieratezza, Letizia Cesarini regala un concerto fatto col cuore tenuto in mano, al posto del microfono.
Il pezzo da cantare a squarciagola: Vergine
FUTURA 1993
Futura 1993 è il format radio itinerante creato da Giorgia Salerno e Francesca Zammillo che attraversa l’Italia per raccontarti la musica come nessun altro. Segui Giorgia e Francesca con @futuraclasse1993 su Instagram, Facebook e sulle frequenze di Radio Città Fujiko, in onda ogni giovedì alle 14.30.