Quando Venezia pullula di turisti e le calli sono affollate, il Teatro Goldoni richiama sul palco la maschera più famosa della città per offrire al pubblico un fresco rifugio, mettendo in scena una divertente commedia in quattro lingue, perfetta per italiani e stranieri. E poi la risata é lingua universale.
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_di Valentina De Carlo
In attesa che inizi la nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, quando tutti saranno ormai rientrati dalle vacanze e quando le giornate ricominceranno ad essere più corte e meno afose, a Venezia va in scena una fresca e generosa commedia estiva, studiata per accogliere turisti di ogni dove.
Lontano dal suo carnevale, Arlecchino ci porta sul palco del Teatro Goldoni per renderci spettatori e protagonisti di una delle sue esilaranti avventure. Non é sulle vellutate poltrone che infatti ci fanno accomodare stavolta, ma proprio sul palcoscenico dove prende vita un sempre diverso Arlecchino Furioso.
Ogni sera infatti, dal 6 luglio al 21 ottobre alle 19.00, in un palco sopra il palco, quattro attori e una musicista interpretano la comica vicenda di due amori ostacolati dal destino.
I giovani innamorati Leandro e Isabella vengono separati dall’invasione turca di Cipro e, mentre lui resta schiavo su una nave nemica, lei torna a Venezia, non dopo avergli fatto una solenne promessa d’amore. Dieci anni più tardi, Romanella, la serva di Isabella, vuole convolare a nozze con il suo amato Arlecchino, ma avendo suscitando le gelosie della triste padrona rimasta sola, viene avvolta dalle oscure pieghe del ricatto. O si sposano entrambe o non si sposa nessuna delle due, sentenzia solenne Isabella. Iniziano così le rocambolesche avventure veneziane dei quattro protagonisti, accompagnati dalla musica dal vivo della fisarmonicista, che culla risate e pianti con le sue melodie ora allegre ora melanconiche.
Un canovaccio semplice e un’idea efficace: usare quattro lingue per interpretarlo, (italiano, francese, inglese e spagnolo), aggiungendo i sottotitoli di modo che tutti possano seguire i dialoghi.
É infatti ricca di stranieri di varie nazionalità la platea, che partecipa divertita allo spettacolo, diventando protagonista della storia in più di una situazione.
Tre quadri umoristici che in un crescendo di suspence, ci portano ad un epilogo inaspettato…
Instancabili i giovani attori riescono a coinvolgerci e a regalarci una piccola chicca teatrale in attesa della riapertura della stagione. A fine spettacolo un piccolo rinfresco attende il pubblico nel foyer, mentre fuori ci aspetta una pioggia inaspettata, che corona l’atmosfera con una prima ventata d’autunno.