Betroffenheit alle Fonderie Limone: il coraggio di rappresentare

Quando la straordinaria bravura dei ballerini incontra l’esperienza fuori dal comune dei canadesi Jonathon Young e Crystal Pite, nasce un mix di musiche, gesti, corpi che parlano e voci che cantano.


_di Elena Fassio

Degna anteprima di TorinoDanza, in scena ieri sera e stasera alle Fonderie Limone di Moncalieri, la prima nazionale di Betroffenheit ha meritato la standing ovation del pubblico, per buona parte anglofono, in sala.

Il protagonista-regista Young, segnato dalla tragedia indelebile di aver perso i figli in un incendio, ha trovato il coraggio di rappresentare e interpretare il suo percorso di sofferenza, attraverso la fuga dalla realtà, la schizofrenia e la droga, con un testo in inglese che porta in scena i deliri di chi ha del tutto perso il senso e il contatto con la vita.

Sono bastati sei interpreti, ballerini contemporanei ma non solo, capaci di spaziare ed eccellere negli stili più vari e chiamati ad essere anche attori, scenografi e cantanti, per rendere mozzafiato l’ambiente in cui ci hanno trasportato, fatto di fili, porte ed elettrodomestici parlanti, doppie personalità che si trasformano in manichini, esseri mostruosi e fantastici, mimi bipolari, insomma un vortice di delirio.

La compagnia canadese ha ovviamente fornito una traduzione in italiano del testo recitato, che più che un racconto è una litania, un mantra, un tormentato dialogo con le diverse parti della propria psiche per cercare di trasformare in arte lo shock vissuto nella realtà.

Betroffenheit è infatti una di quelle magiche parole tedesche che hanno molte sfumature di significato in italiano: vuoto, sbigottimento, costernazione, trauma, perplessità.

L’uomo che lo subisce si rifugia in un mondo parallelo, immaginario ed allucinatorio, con alcuni sporadici agganci con la realtà ma popolato da una troupe da cabaret espressionista, prima seducente e rassicurante, poi sempre più diabolica.

In questo delirio ossessivo più volte il sistema collassa, sembra che la mente del protagonista, nella quale è ambientato tutto, stia lottando contro la sua stessa morte. Il suono delle parole, il loro significato e il movimento dei corpi si fondono in una perfetta armonia, ogni gesto dosato e ponderato, poi urlato, ma sempre a tempo, al tempo della narrazione, che si trasforma in azione coreografica e lascia stupefatti. Betroffenheit: la danza-teatro fatta bene.