Venezia Hardcore Fest 2018: perché non mancare alla sesta edizione di uno degli eventi hardcore punk più importanti d’Italia. La crew della laguna sfodera anche quest’anno una line-up invidiabile, tra grandi nomi e local scene: un altro successo alle porte per questa consolidata realtà?
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_di Luca Cescon
Dai Vitamin X ai Dead Swans, da Harley Flanagan dei Cro-Mags ai No Turning Back, fino a Gnarwolves, Trash Talk e Dufresne: basterebbero questi pochi nomi a far capire quanto il Venezia Hardcore Fest sia ormai un fine settimana ineludibile per gli appassionati di musica underground e di tutto ciò che ruota attorno a essa.
Da un concerto in sala prove a una giornata con più di venti band, alternate su due palchi (Nitepark e Open Stage), all’interno di una struttura enorme capace di ospitare migliaia di persone: la storia dei collettivi organizzatori del VEHC fest racconta di decine di live tirati su nel corso degli anni, “per la gente, dalla gente”, e l’edizione 2018 che ci attende sarà l’ennesima prova di forza a livello italiano ed europeo.
Quest’anno il gran galà dello stage diving avrà luogo sabato 12 maggio, come sempre al Centro Sociale Rivolta di Marghera, e sarà anticipato da un pre-fest di autofinanziamento (venerdì 11, medesima location) con cinque band a preparare a dovere il campo di battaglia.
A farla da padrone in questo caso sarà il release party di “Fear”, ultima fatica discografica dei Discomfort uscita per la nostrana Epidemic Records, capace di confermare quanto questa band abbia un tiro decisamente internazionale, grazie a un sound che tocca tutti i lati più oscuri della musica estrema. A caricare la situazione in vista della giornata di sabato anche The Mild, Safe State, Without Whistle e Despite Everything, a conferma di un crocevia sonoro che rappresenta in pieno la bandiera sventolata con orgoglio dagli organizzatori.
Ci sarà appena il tempo di ricaricare le spillatrici e dare gli ultimi ritocchi al locale, perché dal pomeriggio successivo prenderà il via la baraonda hardcore punk per eccellenza, fiore all’occhiello della Penisola, grazie alla quale si è riusciti finalmente a riportare in alto il nostro patriottismo hc, che tanta gloria aveva dato a cavallo tra anni ’80 e ’00.
Come per le passate edizioni, i due palchi saranno gestiti con la rapidità di un cambio gomme in Formula 1, dando così al pubblico un costante senso di presa bene, il quale potrà godersi anche la consueta area merch immensa, con skate area per i più volenterosi e spritz a basso costo per i più molesti.
Da un punto di vista prettamente musicale, tutti i gusti possono essere accontentati, passando dal punk rock all’hardcore, toccando emo e metal, fino ad Oi! e punk, con una line-up che sfoggia nomi di lusso ma anche piccole rarità degne di essere prese in considerazione, come i veneti 360Flip, con il loro skatecore old-school, i già citati Safe State nella serata di venerdì (youth crew senza pietà da 2step furibondo) o gli inglesi Game (hardcore band female-fronted sull’onda del revival ’80s attuale).
La crew metterà in pista anche alcuni dei suoi gruppi di punta, come Oltrezona e Confine, entrambi freschi di uscita discografica, e farà tornare al Centro Sociale Rivolta anche i No Turning Back, questa volta all’interno del tour comprendente Coldburn, Eisberg e World Eater, per tutti gli amanti dell’hardcore più tamarro di stampo europeo.
Si tratta di quattro band che hanno già calcato i palchi italiani (anche all’interno di date organizzate dai collettivi Trivel e Venezia Hardcore), così come i finlandesi Foreseen, che tornano a grandissimi richiesta con il loro mix di thrash metal e hardcore.
L’hype sarà altissimo anche per i Gargantha, band veneta di lungo corso, scomparsa dai radar per tantissimi anni e pronta a rimettersi in pista con il suo melodic hardcore à la Propagandhi dai tratti emo.
Il focus sulle band di apertura si chiude con The Rememberables (emo da Washington D.C.) e i nostrani punk rocker Second Youth, intenti a macinare date per la promozione del nuovo lavoro, “Dear Road”, uscito lo scorso marzo.
Il già succulento banchetto si arricchisce ulteriormente soprattutto all’interno della programmazione del Nitepark, con il ritorno dei La Piovra, band veneta a cavallo tra hardcore-punk e garage, attiva nel biennio 2005-2007, e l’approdo in laguna dei torinesi Bull Brigade, una garanzia per tutti i fan dell’Oi! e un nome che non necessita di presentazioni per chi nell’ultimo decennio ha vissuto appieno la vita ultras, punk e antifascista.
Piemonte strikes back anche con i Cripple Bastards, padrini del grind e vere icone del nichilismo crust prodotto nello Stivale: “Nero in Metastasi” (2014) è l’ultimo lavoro di una band dalla storia sconfinata, che ancora oggi sa fare scuola.
A concludere la serata dell’Open Stage ci penseranno Varukers e Raw Power, a sottolineare il rapporto sempre più stretto tra il festival e le radici della cultura hardcore e punk internazionale e italiana; l’edizione 2017 aveva già sancito questa alleanza con una vigorosa stretta di mano che aveva visto salire sul palco band di culto come i Cro-Mags di Harley Flanagan e i nostri La Crisi.
Ma gli assi che i collettivi organizzatori hanno nella manica non sono finiti, poiché a calare il sipario ci penseranno i triestini The Secret e gli statunitensi Integrity: i primi rappresentano forse il nome più atteso, a otto anni di distanza da quel capolavoro assoluto che tutt’oggi è Solve et Coagula; i secondi, sono il nome da festival internazionale che forse nessuno si aspettava. “Howling, for the nightmare shall consume”, uscito nel 2017 per Relapse Records, è un crogiuolo di hardcore, metal, dark folk e metalcore primordiale, degno ritorno per un gruppo che da sempre si è contraddistinto per le sue innate capacità compositive.
Il dado è tratto: venerdì 11 e sabato 12 maggio sarà l’ennesima prova del fuoco per un gruppo di ragazzi che da anni getta il cuore oltre l’ostacolo con dedizione e convinzione, per portare quanto più possibile l’underground nel nostro Paese.