Dal 1955, in via Cesare Balbo 4, risiedono le migliori farine e l’eccellenza di risi e legumi. A ospitarli, da più generazioni è famiglia Ossola, rimasta nel tempo roccaforte di prodotti di qualità.
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_di Michela Gallo
Se una pizza è particolarmente gustosa, il merito va a chi la inforna, ma a renderla unica è ciò che viene impastato in precedenza. In territorio torinese, vantare una buona farina tra gli ingredienti primari è possibile grazie alla storica attività di Ossola, fulcro da oltre sessant’anni, della distribuzione di farine in pizzerie, ristoranti e realtà legate al cibo.
Oltre ad alcuni magazzini per il commercio all’ingrosso, l’azienda a conduzione familiare dispone di un punto vendita nel centro di Torino, facilmente raggiungibile da tutti gli amanti di farine, risi e legumi ricercati.
Qui, appena varcato l’uscio, si apre uno schieramento ben definito: farine a destra e legumi a sinistra. Dietro al bancone, la sorridente Stefania è spesso colta con le mani nel sacco (azione ben giustificata in questo caso!), essendo lei a occuparsi con passione della vendita diretta al cliente.
Le farine disponibili sono oggi tantissime, benché i pionieri dell’attività, nonché suoceri di Stefania, siano partiti con tre tipi di farine soltanto. Oggi, nuovi fornitori si mischiano a quelli decennali, riempiendo sacchi e sacchetti con prodotti sia locali sia forestieri, purché “caratteristici”.
Tra i “localissimi” spiccano le farine Bongiovanni, biologiche e macinate a pietra. Di questo storico molino con sede a Cambiano, Ossola propone la linea Antiqua, particolare gamma che utilizza grani provenienti da 45 aziende agricole riunite in un consorzio di garanzia. I terreni selezionati sono dunque lontani da zone industriali o centri abitati con lo scopo di ottenere grani a residuo zero, nella salvaguardia della salute dei futuri consumatori (Bongiovanni sostiene AIRC).
Uno sguardo più lontano, porta invece tra gli scaffali del negozio, farine quali la manitoba, proveniente dal Canada e apprezzata particolarmente in ambito dolciario.
Anche per quanto riguarda i legumi, la tradizione locale non esclude prodotti esteri: tra i tanti, il fagiolo Lamon di Cuneo (da non confondersi con l’omonimo del Trentino) e il Saluggia (Salugia per i piemontesi doc) di Vercelli incontrano tranquillamente i fagioli (neri e rossi) usati per il messicano chili.
Una tappa a Vercelli è d’obbligo anche quando è tempo di risi e risaie per fare scorta di Venere e Hermes rosso, rigorosamente della filiera ufficiale: molti di quelli venduti infatti, non sono sempre originali, come racconta Stefania.
Ad arredare il punto vendita, si prestano poi, disposti in bella mostra Quinoa, Fiocchi d’avena, Crusca, Amido di mais, Fecola di patate, Farina per gnocchi, Semi e paste di ogni tipo (integrali, al farro e addirittura al limone!)
Essenziale per Ossola è il rapporto diretto col cliente per arrivare alla vendita del prodotto più adatto alle sue esigenze. Non solo merce quindi, ma attenzione alle varie necessità, allergie e gusti personali. Così, dopo i saluti di rito, «Quanta crusca vuole?» e «Per far cosa?» diventano domande necessarie in questo deposito di cortesia e autenticità.