Splendida interpretazione grafica dell’illustratrice Charlotte Gastaut della famosa e omonima fiaba del 1838 di Hans Christian Andersen, e pubblicato nel 2015 da Gallucci.
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_di Lorenza Carannante
Undici principi, una principessa loro sorella e una matrigna che, odiandoli, fa in modo da rovinare le loro vite trasformando gli undici in cigni ed affidando la giovane ad una coppia di contadini. Ma l’amore che corre tra i fratelli è tale da superare le distanze imposte magicamente: in base ad un accordo, Elisa sarà in grado di annullare il maleficio componendo abiti d’ortica per restituire un corpo umano, e definitivo, ai suoi fratelli. E tornare a palazzo insieme, più felici di prima.
L’albo è ampio e rende giustizia alle tavole contenute al suo interno, ognuna luminosissima e quasi autonoma. Lo stile della Gastaut è assolutamente inconfondibile: l’utilizzo della foglia d’oro fa sì che le sue tavole risplendano, letteralmente, immerse in colori pastellati e pieni. Le sue prospettive – spesso semplici sovrapposizioni di trame – lasciano senza fiato, unite ad un gusto grafico pulito ma al contempo vibrante, che ricorda vagamente le corse tra gli alberi dei bambini di Amélie Fléchais e la potenza delle stampe giapponesi. Interessante anche la scelta di alternare a tavole ariose disegni più ridotti, quasi centellinati tra pagine bianchissime in cui a padroneggiare è la triade cromatica bianco-oro-nero, distribuita in linee sottilissime ma estremamente espressive.
E dunque, perché un adulto dovrebbe far tesoro di questo libro illustrato? Perché spesso, decisamente più spesso dei bambini, dimentichiamo quanto la dedizione e la fiducia verso l’altro sia necessaria e imprescindibile, sia esso un fratello, una sorella, un amico. O anche semplicemente un conoscente: dedicarsi all’altro con devozione “notturna”, con speranza e volontà, passione nonostante tutto, può portare solo al guadagno interiore, nutrendo l’animo di una forza tale da scardinare anche malefici, come nel caso dei cigni che, grazie all’incondizionato amore della sorella – addirittura ingiustamente accusata a causa loro – riescono a tornare ad essere splendidi principi.