Da quasi due anni la vera porchetta romana si trova anche a Torino. Massimo Lucentini, paninaro dalla lunga esperienza, combatte la nostalgia per la caotica Roma, sua città natale, offrendo tutti i giorni qualità e tradizione ai nuovi e settentrionali clienti “adottivi”. OUTsiders vi racconta dei posticini più interessanti dove mangiare e bere in giro per l’Italia.
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_di Michela Gallo
Se, come dice il proverbio, “tutte le strade portano a Roma”, anche la centralissima via san Domenico non è da meno: bussando al numero 24, infatti, un po’ di aria capitolina si affaccia all’uscio. “Porchetta e dintorni” apre le sue porte a pranzo e a cena per un panino nutriente e al volo; come dal paninaro, ma in una semplice saletta nel centro sabaudo.
Quella che a prima vista ricorda una gastronomia (bancone con vetrinetta al centro del locale), è in realtà fortezza dei migliori sapori laziali. Qui, affidandosi al motto “Magna sano… Magna romano”, il cliente compone il proprio panino, pagando la sazietà finale 4 euro circa. Abbordabile dunque ai più, i visitatori in cerca di pane e porchetta sono i più svariati: ciò che non cambia è l’incipit della composizione.
Tre tipi di pane, dal più morbido al più rustico, sono la base da cui partire. Una volta tagliata a metà la croccantezza, si passa alla farcitura del panino in base a gusti e preferenze personali… insomma chi più ne ha più ne metta… Si può optare per la semplice porchetta o per un ripieno più variegato: salumi romani (guanciale, salamella romana, coppa, spianata e prosciutto) a cui aggiungere uno dei formaggi proposti (pecorino romano o caciotta di pecora), verdure e salse.
Benché concentrati nella creazione del proprio pasto, non si può non notare la “star” del luogo, in posa per essere ammirata: la porchetta. Il maialino ormai cotto e insaporito è infatti tenuto in bella vista dietro al bancone dove Massimo, fautore della golosità, consiglia di gustarlo un po’ intiepidito, sottolineando però che la vera porchetta è buona anche fredda.
Deliziosa se associata a un buon vino, la porchetta è cibo abbinabile a qualunque bevanda e ancor più a una birra anch’essa laziale. Presso “Porchetta e dintorni” è infatti possibile assaggiare i prodotti del microbirrificio romano Birradamare. Tra questi, spicca la bionda ‘Na biretta, di nome e di fatto.
L’accoppiata tutta romana panino-birra è inoltre valida nel preserale: “Porchetta e dintorni” è ormai luogo consolidato anche per aperitivi il venerdì e il sabato. Qualunque sia l’orario, uscendo sazi e soddisfatti, è comunque d’obbligo un’occhiata a “Er decalogo da Carbonara”. Visti i tempi e considerato il luogo è bene non dimenticare il nono comandamento: “Nun dì mai carbonara e vegana nella stessa frase”..