Mondovisioni torna a Bologna dal 26 febbraio all’8 maggio: dallo sfruttamento degli operai nei cantieri per i Mondiali del Qatar 2022, alle mutilazioni genitali femminili in Africa, i sei documentari selezionati toccano temi caldissimi per aiutare a tenere gli occhi sempre ben aperti e concentrati sulla realtà e sull’attualità.
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_di Erica Di Cillo
È stata presentata nei giorni scorsi in conferenza stampa l’edizione 2018 di Mondovisioni|BO, la rassegna che porta nei cinema i documentari selezionati da Internazionale e CineAgenzia, che partirà la prossima settimana al Kinodromo, presso il Cinema Europa di Bologna. Con lo sguardo dettagliato e attento che caratterizza Mondovisioni, i documentari raccontano storie di coraggio e ribellione, come quella di Jaha Dukureh e della sua lotta contro le mutilazioni genitali femminili, ma danno voce anche alla povertà e allo sfruttamento, come accade per gli operai che in Qatar lavorano per i Mondiali 2022.
Oltre alle presentazioni di ogni documentario, alcune proiezioni (26 febbraio, 26 marzo e 23 aprile) saranno precedute da un evento al Loft Kinodromo. L’inaugurazione di lunedì 26 febbraio accoglierà la presentazione del volume “Mappe per una geografia umana delle donne”, che raccoglie le storie di quattro donne richiedenti asilo accolte da Trama di Terre, centro interculturale diventato negli anni un prezioso osservatorio sulle dinamiche dell’immigrazione femminile, familiare e generazionale in città e in tutta la Regione. Alla presentazione del libro, illustrato da Alain Cancilleri, prenderà parte la ricercatrice Federica Botti.
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Questo il calendario completo della rassegna:
lunedì 26 febbraio – Jaha’s Promise di Patrick Farrelly e Kate O’Callaghan, Usa/Regno Unito/Gambia, 2017, 81’
martedì 6 marzo – Entre os Homens de Bem di Caio Cavecchi e Carlos Juliano Barros, Brasile, 2016, 106’
lunedì 26 marzo – Stranger in Paradise di Guido Hendrix, Paesi Bassi, 2016, 72’
martedì 17 aprile – Brexitannia di Timothy George Kelly, Regno Unito/Russia, 2017, 80’
lunedì 23 aprile – Free Lunch Society di Christian Todd, Austria/Germania, 2017, 95’
martedì 8 maggio – The Workers Cup di Adam Sobel, Regno Unito, 2017, 92’
Mondovisioni|BO è organizzata da Sfera Cubica e Kinodromo in collaborazione con Housatonic, The Bottom Up e Emiliodoc e con il supporto di numerosi altri partner e realtà locali.
Le proiezioni si terranno alle ore 21.15 presso Kinodromo (Europa Cinema, via Pietralata 55/A). Gli appuntamenti del lunedì saranno preceduti da un aperitivo al LOFT Kinodromo (via San Rocco, 16) dalle 19.00 con incontri e presentazioni legati al tema della proiezione.
Costo biglietti: 8,50 euro intero, 6 euro con tessera AICS 2017/2018
Abbonamenti: 6 film a 24 euro, 4 film a 20 euro
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Mondovisioni #1 – Jaha’s promise
Co-prodotto da The Guardian e presentato in anteprima mondiale al CPH: DOX a marzo 2017, questo documentario racconta una storia che ha la potenza di una valanga. A 15 anni Jaha Dukureh, originaria del Gambia, viene data in sposa a un uomo che vive a New York e dopo il matrimonio scopre di essere stata sottoposta a mutilazione genitale femminile (MGF). Non può ricordarlo, era piccolissima, eppure la pratica subita la condizionerà per sempre. Per anni è il dolore a vincere nella vita di Jaha, ma poi la donna riesce a liberarsi del matrimonio e dello sconforto, serra i pugni e comincia a lottare: si batte contro le mutilazioni, si batte per sé stessa ma anche per tutte le altre donne. Sì batte per le bambine, perché non siano più costrette a sopportare una simile barbarie. Alla guida di una campagna contro la MGF, Jaha torna in Gambia, suo Paese natale, dove la pratica è imposta al 75% delle donne. La sua storia è una straordinaria testimonianza di volontà, determinazione e accettazione.
Introduce il film Maria Chiara Risoldi, psicanalista e presidentessa della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna.
Gli autori
Registi e produttori, Patrick Farrelly e Kate O’Callaghan hanno lavorato anche alla serie tv satirica di Michael Moore, The Awful Thruth. Nel 2012 il loro documentario Nuala: a life and death, sulla scrittrice e giornalista irlandese Nuala O’Faolain, è stato premiato al Dublin Film Festival e al Vancouver Film Festival.