Bukowski e Tom Waits: sono loro i due artisti più importanti nella vita di Cinaski, che li ha interpretati e rivisitati venerdì scorso al CellarTheory di Napoli.
Vincenzo Costantino detto Cinaski, accompagnato dal pianista Mell Morcone, si è esibito al CellarTheory di Napoli con la lettura di alcune poesie di Charles Bukowski, incentrate principalmente su tematiche quali l’arte e l’amore e l’interpretazione di canzoni di Tom Waits, entrambi artisti cardine della sua formazione poetica, artistica e personale. L’atmosfera intima del luogo concilia la narrazione di alcuni aneddoti della vita di Cinaski, in cui spiega il modo in cui i due artisti sono giunti nella sua vita e racconta la storia del suo primo ascolto di Tom Waits, “Invitation to the blues”, a quattordici anni e mezzo e in una macchina rubata.
Segue la sua interpretazione del pezzo, con l’accompagnamento di Morcone. Alle digressioni sulle sue esperienze di vita vissuta e ai brani di Tom Waits si alternano poesie di Bukowski, a cui lui si avvicina ulteriormente grazie al suo aspetto e ad alcuni modi di fare. Talvolta forse troppo incline ad ostentare questa somiglianza con il poeta statunitense, Cinaski riesce tuttavia a creare coinvolgimento nel pubblico, rivolgendosi di tanto in tanto agli spettatori.
Una donna seduta sul pavimento in prima fila e a gambe incrociate risponde ad una sua domanda e si guadagna la dedica di una poesia. Cinaski, sorseggiando il suo drink e fumando tra un pezzo e un altro, crea l’atmosfera giusta ma forse esagera un po’ nell’autocelebrazione: d’altronde è Bukowski l’artista da impersonare e sappiamo che gli eccessi non gli erano poco familiari.