Presentata al Circolo dei Lettori la seconda edizione della Notte degli Archivi: una discesa nei meandri del passato per rispolverare le “storie che hanno fatto la Storia”, tra documenti, papiri, pergamene e ricordi.
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_di Valentina De Carlo
Il passato si può incontrare in tanti modi. Uno dei più tangibili ed affascinanti è quello di toccarlo con mano, divorarlo con gli occhi, tuffarcisi dentro con il naso e sentirne il suo profumo. Una mole di manoscritti, disegni, documenti e foto di ogni epoca, dorme nascosta in luoghi misteriosi e poco frequentati, in anfratti che si snodano a volte nei sotterranei, a volte per chilometri, in edifici storici di rara bellezza, o dove non te li saresti mai aspettati, ma tutti caratterizzati da alti ed infiniti scaffali stracolmi, dentro i quali giacciono, troppo spesso inascoltate, le storie della Storia.
Questi luoghi si chiamano Archivi e nella loro tenace lotta contro il passare del tempo, i computer e gli hard-disk, continuano a pulsare di vita, a racchiudere amorevolmente tutto l’immenso patrimonio culturale che vive all’ombra delle grandi opere d’arte, quelle esposte in prima fila nelle gallerie dei musei, ma che senza quella bozza, quel progetto, quello schizzo ormai archiviato, non esisterebbero.
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E allora per una volta, (é già la seconda e sicuramente non sarà l’ultima!), nella notte del 15 settembre, molti archivi di Torino apriranno le loro porte, divenendo protagonisti della Notte degli Archivi 2017, pronti ad inghiottire nel loro mare di documenti ogni cittadino curioso di incontrarsi con un pezzo di passato e provare a sentire che sapore ha, in una serata in cui gli archivi non saranno scantinati bui e pieni di polvere, ma spazi vivi che ci raccontano di un tempo lontano.
La II edizione di questo evento tutto torinese, é stata presentata al Circolo dei Lettori da quattro inguaribili ottimisti, come lo scrittore Giuseppe Culicchia, il responsabile dell’Archivio storico TIM Daniele Cerrato, la soprintendente di Archivistica e Bibliografia di Piemonte e Valle d’Aosta Monica Grossi e l’ideatore dell’iniziativa Andrea Montorio, che con entusiasmo lanciano dalla punta della Mole, una rete di gemme preziose e la mettono al servizio della cittadinanza, in una notte ricca di incontri ed occasioni per costruire il futuro partendo da dove tutto è iniziato.
Il 15 settembre dalle 19 alle 23, l’ingresso nei prestigiosi archivi della città che hanno aderito all’evento, quest’anno sono 21, 6 in più rispetto al 2016, sarà del tutto gratuito e coinvolgerà i curiosi in un labirinto di materiali d’eccezione, in un percorso di visita accompagnato da molti ospiti del panorama culturale.

In ciascuno dei 21 archivi infatti, ci sarà un Virgilio a guidare i cittadini in questa discesa nei meandri del passato.
Scrittori, giornalisti, professori, musicisti, registi e cantanti, si prenderanno cura di una di queste gemme e intesseranno, con il materiale racchiuso nell’archivio, una storia da raccontare. Particolarità di questa edizione, la liaison con il Museo Egizio e con la mostra Missione Egitto 1903-1920 L’avventura archeologica M.A.I. raccontata, per scoprire i materiali d’archivio che hanno consentito la prima missione archeologica in Egitto e che la sera del 15 settembre sarà ad ingresso libero.
Che siano gli strumenti musicali del Conservatorio G. Verdi, i materiali audiovisivi del Polo ‘900, i costumi teatrali del Regio, i documenti della Reale Mutua, le pergamene dell’Archivio di Stato o i libretti bancari del Museo del Risparmio, ciascun frammento di ogni archivio racchiude parole e fatti nascosti, che riemergono dalle profondità di uno scaffale e si scolpiscono nel vetro della memoria collettiva, dove, se si guarda con attenzione, si trova sempre un pezzetto di sé stessi, un barlume di ieri e una goccia eterna senza la quale non ci sarebbe nessun domani.