Il 24 agosto si torna sottorete per l’ultimo appuntamento estivo di pallavolo maschile: il campionato europeo. La Polonia avrà l’onere e onore di ospitare questo grande torneo, che accompagnerà gli appassionati sino al 3 di settembre.
_di Gaël Pernettaz
Cracovia, Danzica, Katowice, Stettino e ovviamente Varsavia, la capitale. Queste le città dove il top del volley europeo si darà battaglia a colpi di schiacciate, muri e difese. La formula è quella consueta, adottata ormai da diversi anni: 16 squadre suddivise in quattro gironi si sfidano con la formula del girone all’Italiana. I vincitori di ogni gruppo approdano direttamente ai quarti di finale, mentre un turno di playoff (o ottavi di finale) vedrà scontrarsi le varie seconde e terze classificate. Da lì poi finale e semifinale decreteranno il vincitore.
Nel girone A troviamo la Polonia padrona di casa, Serbia, Estonia e Finlandia. Difficile aspettarsi sorprese; Polonia e Serbia giocheranno per il primo posto, mentre per le altre due lo scontro diretto si rivelerà decisivo al fine di agguantare il terzo posto, utile per i playoff. La nazionale balcanica, allenata dal coach di Verona Nikola Grbic, presenta il sestetto più forte sulla carta, grazie a bocche da fuoco quali Atanasijevic, Kovacevic, Petric, Stankovic e Podrascanin. D’altronde la Polonia giocherà in casa, e chissà se non riuscirà a stupire nuovamente come tre anni fa quando da ospite riuscì a salire sul tetto del mondo; gli uomini per compiere l’impresa ci sono, anche se ora come allora non partono con i favori del pronostico.
Nel secondo gruppo giocheranno gli azzurri, assieme a Germania, Repubblica Ceca e Slovacchia. Per questo girone vale quanto detto sopra: probabilmente Germania e Italia si troveranno a scontrarsi – già nel match inaugurale – per il primo posto, mentre il derby dell’ex Cecoslovacchia avrà come premio l’ultimo posto disponibile per gli ottavi. Su queste ultime due squadre c’è davvero poco da dire, nessun giocatore di livello internazionale per entrambe e pochi anche i giocatori che militano o hanno militato nel (prendiamo a prestito un’espressione calcistica) “volley che conta”.
La Germania invece potrà confidare sull’opposto Grozer e sugli schiacciatori Kaliberda e Fromm, affidabili in tutte le fasi di gioco, oltre che sul nuovo coach Andrea Giani, che due anni fa portò l’outsider Slovenia a disputarsi la finale continentale. Per la testa del girone l’Italia è ad ogni modo ancora la squadra favorita, nonostante non sia più la corazzata di un anno fa: capitan Birarelli è out per infortunio, Juantorena ha preferito prendersi l’estate di riposo per essere al meglio l’anno prossimo in vista dei mondiali casalinghi e neppure l’uomo-immagine di questa nazionale Zaytsev sarà della manifestazione, a causa delle complicazioni riguardo lo sponsor delle scarpe.
La nostra nazionale, sempre più giovane, si appoggerà dunque sulla regia di Giannelli e gli attacchi di Vettori, Lanza e Antonov, Piano e Buti, ma soprattutto sullo spirito di rivalsa figlio di una pessima World League. Complice un sorteggio favorevole (se si conclude in testa il girone ai quarti si dovrebbe incontrare un non irresistibile Belgio), l’Italia può arrivare nelle zone calde del torneo, in cui tutto può succedere.
Il gruppo C ospita invece Bulgaria, Russia, Slovenia e Spagna. La Russia è molto differente dalla squadra dello scorso anno. Oltre al coach Alekno non ci saranno diversi dei titolari degli ultimi anni, Muserkij su tutti. Gli esperimenti in World League non sono stati soddisfacenti, ed è probabile che i trascinatori della squadra saranno i soliti Butko e Mikhaylov. Probabilmente basteranno a vincere il girone, ma difficilmente a portare a Mosca una medaglia. La bagarre per la seconda posizione è piuttosto equilibrata con Bulgaria e Slovenia in vantaggio rispetto alla Spagna, il cui movimento ha subito una grossa involuzione dopo l’oro europeo di dieci anni fa. La Bulgaria si affiderà soprattutto all’opposto di Civitanova Svetan Sokolov, mentre il gruppo pare la forza della Slovenia con Urnaut e Gasparini uniche individualità davvero di spicco (soprattutto dopo l’infortunio di Cebulj). Difficile però per i balcanici replicare l’argento di due anni fa.
Nel quarto e ultimo girone si sfideranno Francia, Paesi Bassi, Belgio e Turchia. I transalpini inizieranno a Katowice contro il Belgio la difesa del titolo. Sono ancora i favoriti, l’unica squadra che rispetto a due anni fa è notevolmente cresciuta; gli interpreti sono gli stessi, ma l’esperienza internazionale è decisamente aumentata, come dimostra la vittoria in World League a luglio. Toniutti è cresciuto molto, Grebennikov è diventato uno dei migliori liberi al mondo (con pochi dubbi il migliore in Europa) e Ngapeth con il suo genio e la sua sregolatezza è il trascinatore nei momenti difficili.
In World League si è messo in luce inoltre l’opposto Stephen Boyer, chiamato a sostituire l’incostante Rouzier; se riuscirà a replicare quanto di buono fatto sinora la nazionale francese è veramente un gradino sopra tutte le altre. Mentre per Turchia e Olanda vale quanto detto per Repubblica Ceca e Slovacchia (il che è un vero peccato, dato che il movimento pallavolistico femminile sia in Olanda che in Turchia è in grande crescita), il Belgio è il favorito al secondo posto, grazie a una squadra solida e individualità di peso, quali Van de Voorde, centrale di Trento, Verhees, neo-centrale di Vibo Valentia ma dal 2012 ormai nel nostro campionato, Deroo e Van Den Dries, altre vecchie conoscenze della serie A.
Molte le partite trasmesse dalla Rai, specialmente su Rai Sport, con l’Italia protagonista su Rai Uno per la prima partita e la terza del girone (rispettivamente il 25 e il 28 agosto, sempre alle 20:30) e Rai Due per la seconda (domenica 27 alle 17:30). Dopo l’anno scorso dunque si punta tanto sulla voglia di pallavolo degli italiani che, ne siamo certi, sosterranno la loro nazionale sin dal primo scambio.