Vi raccontiamo i posticini più interessanti dove mangiare e bere in giro per l’Italia e il mondo.
Oggi tappa a Roma, dove – nascosta in periferia – la piccola saletta di Luca coccola tutti i palati e soddisfa i desideri più sfiziosi.
Ma è da turisti? Questa la domanda che affolla la mente di chi si trova a passare per Roma (e magari anche di chi ci vive) alla ricerca di un ristorante. La Trattoriola di Luca è la piacevole scoperta di via Tiburtina 8: una porticina che rischia di passare inosservata che si apre su una piccola sala intima dal sapore familiare, arredata con il gusto per le piccole cose squisitamente retrò. Subito si viene avvolti dal calore del personale, dalla dolce cameriera Marianna al premuroso cuoco Luca, che spesso lascia pentole e fornelli per assicurarsi che tutto, tra le forchette dei clienti, vada per il meglio. Il servizio rapido ed efficiente, ma mai frettoloso, valorizza appieno gli ottimi piatti dall’aria casereccia: dalle ricette tipiche romane (Cacio&Pepe, Amatriciana, tonnarelli e bucatini per soddisfare anche gli animi più goderecci), alle più estrose.
Il ricco menù offre un’ampia scelta di antipasti, tra carciofi alla giudia, provole affumicate e fritte in pastella, e fiori di zucchina ripieni di mazzancolle, di primi della tradizione (anche rivisitati come la profumata carbonara al tartufo) o di invenzione sempre con ingredienti molto romani, e di secondi di carne e di pesce (ottimo il baccalà con carciofi).
Golosi infine i dolci e indovinati i vini di carattere che ben si adattano alla cucina romana. Ulteriore nota a favore è il conto finale, sempre adeguato in proporzione all’abbondanza di ogni piatto. Per chi ha sempre sentito la mancanza della nonna romana con la mania del carciofo fritto e della grattuggiata facile di pecorino: un posto caloroso e sorridente, di quelli che non si dimenticano.