La declinazione di cantautorato elettronico dell’ex Drink To Me: come perdersi in una grande festa tra techno-ambient, cassa dritta e Subsonica.
Cosmo – “L’ultima festa”
di Mattia Nesto – Cosmo ha fatto centro. Non si può dire o aggiungere molto di più di fronte ad un disco come L’ultima festa. Già perché l’artista di Ivrea è stato uno dei pochi (se non il primo, almeno a livello perfettamente compiuto) ad essere riuscito in Italia ad unire la vena cantautorale, la qualità della scrittura è elevatissima, con le sonorità più contemporanee della musica elettronica. Lo si capisce subito, dalla title-track sino a praticamente tutte le altre canzoni, con in testa quel capolavoro assoluto che è “Regata 70”, uno dei più fulgidi esempi di cosa abbia voluto dire, nel 2016, scrivere parole bellissime e, al contempo, far muovere i piedini al ritmo giusto. D’altronde, per tutto il lunghissimo tour di Cosmo, si è respirata proprio quest’aria: a metà strada, verrebbe da dire in perfetto (dis)equilibrio, tra la voglia di far casino e divertirsi e una vena malinconica e riflessiva tutta da assaporare, magari in disparte, magari allontanandosi un attimo da quest’ultima festa che non vuole finire.