Hanno anticipato quel sound in bilico tra cantautorato vintage e synth-pop: gli Ex-Otago hanno ancora dalla loro singoli killer.
Ex- Otago – “Marassi”
di Mattia Nesto – Prima di tutti furono gli Amor Fou, poi di seguito gli altri e tra questi i migliori (e i più autentici) sono gli Ex-Otago. In questo modo si potrebbe riassumere una delle linee guida, soprattutto a livello di sonorità, più evidenti della musica italiana di quest’anno: ovvero un ritorno alle sonorità più spiccatamente anni Ottanta. In questo senso “Cento giorni da oggi,” disco degli Amor Fou del 2011, è stato, parlando retrospettivamente, l’apripista (forse troppo in anticipo sui tempi). Ma dicevamo che gli Otaghi da Genova, in questa nuova ondata syntetica sono stati i più autentici. Questo è dovuto al fatto che la band di Marassi è, praticamente, “nata” con questi suoni e quindi non ha dovuto re-inventarsi in nessun modo ma, molto più semplicemente, andarsi a riscoprire. Canzoni come “Quando sono con te”, “Mare”, “I giovani d’oggi” o “Cinghiali incazzati” sono tutti singoli-killer che potrebbero fare la fortunata di qualsiasi gruppo. E gli Ex-Otago, pare sempre più evidente, stanno capitalizzando tutto ciò, con una visibilità in crescita. Insieme a Cosmo (ed anche ad altri esempi, un pelino meno compiuti) gli Otaghi hanno saputo mescolare i vertici della canzone pop d’autore con il ritmo giusto. Quando penseremo al 2016 ci ricorderemo di quell’estate in cui si poteva essere felici malinconicamente ballando in riva al mare.