La cronaca di Tutto Molto Bello 2016

Il torneo di calcetto per etichette indipendenti messo in piedi da Locomotiv Club, Sfera Cubica e Modernista fa ormai parlare di sé anche (ben) fuori da Bologna… 

di Mattia Nesto  –  Partiamo da un presupposto, semplice e chiaro come il più elementare degli assiomi dell’algebra: soltanto a Bologna, in questa città quasi biologicamente votata al “voler fare balotta” a tutti i costi, sarebbe stato possibile, da sei anni a questa parte, mettere in piedi un torneo di calcetto per etichette indipendenti. Perché questo è, niente di più niente di meno, Tutto Molto Bello ovvero un momento lungo qualche giorno, coincidente con il grande rientro dalle vacanze di metà settembre, nel quale i principali artefici della musica indipendente cittadina e non si incontrano al Dopo Lavoro Ferroviario di via Serlio, si scontrano (abbastanza amichevolmente) sul rettangolo verde di gioco e bevono birrette assieme al Locomotiv Club.

Anche quest’anno Tutto Molto Bello è stato un episodio importante non soltanto nella vita culturale cittadina ma anche, per una volta è bello esagerare, anche a livello nazionale: rarissimamente infatti, se non per convention di settore o premi dedicati, si possono vedere tanti addetti ai lavori tutti nello stesso posto.

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Dal punto di vista squisitamente calcistico, il torneo è stato di ottimo livello.

Gli stessi organizzatori hanno più volte ricordato che:

Di anno in anno la preparazione delle squadre e la qualità delle partite è aumentata. Tanti ci scherzano su e magari non lo danno troppo a vedere ma possiamo assicurare che tutti sognano ed agognano la mitica coppa piacentina”.

Mitica coppa che quest’anno è andata a La Fabbrica Etichetta Indipendente, team che per tutto il torneo ha dimostrato di essere la squadra più solida e meglio organizzata. Perché, una delle caratteristiche più interessanti di Tutto Molto Bello, è il fatto che a vincere non è (quasi) mai la formazione con il maggior tasso tecnico, quella con i giocatori più bravi (nonostante quest’anno, complice un “calciomercato” selvaggio, le rose dei club sono cambiate parecchio da partita a partita) ma quella con un amalgama più densa, dove lo “spirito di squadra” regna, senza alcun tipo di dubbio, sovrano. Tutti questi ingredienti li ha avuti La Fabbrica Etichetta Indipendente che ha battuto in finale Ikebana Records. Terza piazza invece per Maciste Dischi.

Ma l’edizione svoltasi da sabato 17 a domenica 18 settembre sarà ricordata, pure per un altro paio di cosette.

La pioggia cade su di noi… ma che colpa abbiamo noi!

Innanzi tutto la macchina organizzativa ha dovuto sobbarcarsi l’onere di risolvere più di un problema relativo alle condizioni meteorologiche che, come ormai da comprovata tradizione, non sono state particolarmente clementi con i regaz del Locomotiv, di Sfera Cubica e di Modernista. Se infatti il primo giorno effettivo di torneo, ovvero sabato, è stata contrassegnata da un bel caldo e da una giornata piena di sole (con infatti un numero altissimo di presenze, non soltanto “amici degli amici e conoscenti” ma anche semplici curiosi ed appassionati), domenica il tempo è virato ben presto al brutto (se non al bruttissimo per almeno un paio d’ore), funestano un pochettino lo svolgimento del torneo. Tuttavia, grazie ai campi al coperto del DLF ed ad una tregua finale, la fase decisiva di Tutto Molto Bello si è potuta organizzare regolarmente.

Un altro fattore che ha reso questo Tutto Molto Bello 2016 “tutto molto particolare” è stata anche una sorta di “rivoluzione” delle gerarchie consolidate negli anni. Infatti, ad un certo punto del torneo, è apparso chiaro ed evidente che le grandi storiche corazzate, che negli anni erano state grandi protagoniste delle edizioni precedenti, dalla temibile Promoters All Stars, alla Libellula sino anche alla Unhip Records, avrebbero avuto vita dura contro formazioni che, sebbene non così blasonate, possedevano il furore agonistico giusto per andare avanti. In questo senso, una delle formazioni che si sono maggiormente distinte, oltre alla vittoriosa La Fabbrica, è stata la Dinamo Phonarchia, formazione che vanta anche il primato della rete più bella segnata nel torneo, ovvero quella del provvisorio 2-0 contro i Promoters.

Comunque, come spesso accade in tornei “veri e propri”, alla fine dei conti è stata una squadra quotata come la “rossa” La Fabbrica a trionfare. La Fabbrica ha mostrato un volto tosto e dotato di grande furore agonistico, che non ha lasciato troppo spazio agli avversari. Osservando tutte le squadre da bordo campo, si ha avuta la netta sensazione che i ragazzi de La Fabbrica si fossero molto allenati o che comunque avessero sviluppato nel corso degli anni di comune “convivenza” dentro l’etichetta, un forte, fortissimo spirito di gruppo. La coppa alzata al cielo, almeno per quel momento non fradicio, di Bologna è stato il giusto coronamento per un grande torneo: e adesso non resta che contare i giorni che ci dividono alla nuova edizione. Perché il fascino di Tutto Molto Bello è proprio questo: l’edizione più bella è sempre la prossima!

Gallery a cura di Claudia Gagliuzza