[REPORT + PHOTO] Elio e le Storie Tese: musica prima di tutto | Etna in Scena

Concerto attesissimo e un bel colpo d’occhio quello dell’Anfiteatro Falcone Borsellino di Zafferana Etnea colmo di fan per l’unica data siciliana di Elio e le Storie Tese.

di Simona Strano – Attesa era però anche la pioggia: i temporali che avevano colpito la costa orientale della Sicilia nelle 24 ore precedenti non davano molte speranze di un cielo limpido. Eppure, sfidando il maltempo e i fulmini visibili in lontananza sul mare, quasi 2500 persone provenienti da tutta l’isola scalpitavano coi loro k-way e gli ombrelli pronti all’uso.

Un boato accoglie l’ingresso della band, orfana da questo tour in poi di Rocco Tanica che, però continuerà ad essere membro fisso degli Elii in studio; al suo posto troveremo il collaboratore di lunga data (e dal lunghissimo curriculum musicale) il giovane Carmelo, aka Vittorio Cosma.

Inizio col botto e una Servi della Gleba che riscalda il pubblico sin dalla prima nota. Sul finire, Elio e Faso suonano insieme il basso, mentre Faso si dedica all’immancabile monologo finale.

Il pubblico degli Elii è ovviamente composto per la maggior parte da fan pluridecennali ma, a quanto pare, è sempre in crescita il numero di famiglie e semplici curiosi che accorrono a vederli: indubbiamente l’aura pop di X-Factor ha fatto conoscere la formazione milanese ai più, acuendo l’effetto dato da La Terra dei Cachi a Sanremo 1996. Una grande versione de Il Vitello dai Piedi di Balsa (seguita dal reprise) vede l’entrata in scena di un Mangoni ballerino che scatena il pubblico. Mio Cuggino segue a ruota e si giunge velocemente ai momenti d’intrattenimento, portati avanti – come da copione – dall’incredibile Paola Folli e la sua versione virtuosissima della sigla di Heidi.

Nel frattempo la pioggia non si fa attendere e l’intro di T.V.U.M.D.B. è la linea di confine: i fulmini fanno capolino alle spalle degli artisti, inizialmente ignari. Il maltempo aumenta e gli EELST continuano a suonare imperterriti. I musicisti, seppur professionali, lasciano trasparire una certa preoccupazione dai loro sguardi. Mixer di palco e regia vengono riparati con dei gazebo ma il palco è scoperto: gli impianti luci e audio sono adesso alla mercé dell’acqua. Ancora qualche minuto e la band è costretta ad abbandonare gli strumenti; i tecnici accorrono a coprire l’attrezzatura. Resta solo Meyer trasformatosi in Dj Mendrisio. Le luci si spengono (tranne un faretto rimasto acceso) e un ragazzo cerca di riparare il batterista con un ombrello. Techno svizzera e Mangoni tirolese danzante sotto la pioggia non sembrano migliorare la situazione, anzi. A quel punto sono Elio e Cesareo a tornare dinnanzi al pubblico annunciando una pausa forzata. Il pubblico si alza per spostarsi verso i bagni e l’area bar in cerca di riparo: passerà lì la successiva mezz’ora.

Purtroppo, nonostante la pioggia sia cessata proprio in quei momenti, non è bastato il coro improvvisato di Tapparella da parte di un gruppo di fan a far ricominciare il live, annullato in seguito all’inagibilità dell’area palco. Il pubblico viene fatto sfollare solo al tentativo di riprendere i propri posti a diluvio finito. Si crea confusione sull’effettiva cancellazione dell’evento nonché flussi disordinati di persone assai perplesse.

Un plauso spetta infine di diritto all’amministrazione comunale di Zafferana Etnea per l’eccellente manutenzione dell’Anfiteatro: servizi e cura del verde circostante lo rendono di anno in anno un luogo sempre più piacevole da visitare oltre che ben tenuto. Sarà anche per questo motivo, unito al ricco calendario estivo, che la rassegna Etna in Scena è da anni tappa fissa per un pubblico sempre più folto e assai variegato.

Galleria fotografica a cura di Simona Strano.