[INTERVISTA] Unaltrofestival 2016: rimandare la fine dell’estate tutti insieme

A settembre è tempo di Unaltrofestival: al Circolo Magnolia di Milano arriveranno artisti come Editors, Edward Sharpe & The Magnetic Zeros e molti altri. OUTsiders web è media partner dell’evento.

Nel panorama dei Festival estivi ce n’è uno in particolare che si defila dai mesi “caldi” di luglio e agosto preferendo la tipica tranquillità settembrina: si tratta di Unaltrofestival, evento targato Comcerto, che nel corso degli anni sta divenendo un appuntamento top dell’estate musicale italiana. Unaltro (già dal nome si può intuitivamente cogliere l’ambizione degli organizzatori) è la ciliegina sulla torta per una realtà – Comcerto – che da undici anni contribuisce a portare in Italia act stranieri, da quelli più piccoli autentiche promesse alle proposte già affermate. Il tutto con molta trasversalità, il vero punto di forza anche della line up di Unaltrofestival. Abbiamo parlato di tutto questo e molto altro con Eric Bagnarelli, direttore artistico del Festival e ideatore di Comcerto.

Unaltrofestival

Come e da chi è nata l’dea del progetto Unaltrofestival?

“Unaltrofestival è nato da una mia idea nel 2013 perché percepivo che nello scenario musicale mancava un’offerta con queste determinate caratteristiche, soprattutto a Milano e per la Comcerto era importante intraprendere questo progetto in parallelo al già esistente Spilla ad Ancona per dare spazio e visibilità alle nostre band. E’ un festival urbano, su Milano, che rimane la città punto di riferimento in Italia per la musica dal vivo, è un festival di due giorni, su due palchi alternati per permettere orari compressi e favorire una maratona musicale quasi senza soste. La location che ci ospita è il Magnolia, all’Idroscalo, a soli 600 metri da Linate quindi logisticamente ben raggiungibile, fornito di ampi parcheggi e numerose strutture alberghiere nel giro di un chilometro sufficienti per soddisfare le richieste del nostro pubblico”.

Questa sarà la quarta edizione del Festival. In attesa che arrivi settembre, qual è il bilancio di questa avventura, sia in termini di gestione/organizzazione sia per quanto riguarda la risposta del pubblico?

“Direi decisamente positivo. Il festival ha debuttato con il sold out già alla prima edizione, ha avuto un’esposizione importante sui media nazionali e questo ha favorito un lancio immediato. La line up e’ sempre molto apprezzata anche dal pubblico, non lo dico io, ma lo si apprende dalle recensioni e dai commenti del presenti, per noi fondamentali per capire la direzione da percorrere. Proponiamo ogni anno novità assolute affiancate a headliner già popolari e solidi cercando di creare un percorso musicale di quasi 6 ore al giorno”.

Quali sono i criteri con cui organizzate la vostra line up? Che parametri vengono valutati?

“Unaltrofestival è un festival che come si evince già dal nome cerca di essere diverso, non omologato… appunto Altro rispetto a quanto è già proposto. Forse un punto di forza della line up del festival è la trasversalità: abbiamo avuto nomi mainstream comen Hozier, The Lumineers, Of Monsters and Men legati a artisti più alternativi come The Horrors, The Dandy Warhols, MGMT, Local Natives senza andare in contrasto. Tutti artisti con dei set live di assoluto livello, anche i nomi più noti per un singolo radiofonico sono comunque stati scelti perché avevano una spiccata attitudine per il live e un intero repertorio di livello. Mi piace ricordare che Daughter era in apertura della prima giornata della prima edizione, quest’anno tornano da headliner”.

Sia Unaltrofestival che Spilla sono eventi targati COMCERTO. Cos’è e cosa fa questa realtà?

“Comcerto è un’agenzia che da 11 anni si occupa di organizzare concerti di artisti internazionali su territorio italiano seguendone tutti gli aspetti: promozione e comunicazione , produzione, ticketing, logistica, rapporti con il pubblico. Cerchiamo di offrire ai nostri artisti soluzioni pensate appositamente per loro per evidenziarne le qualità e crescere insieme negli anni. In tutto ciò non dimentichiamo le esigenze del pubblico, che va rispettato e assecondato. Tutto ciò che facciamo è guidato in primis dalla passione”.

Sul sito di COMCERTO, nella sezione “chi siamo”, viene posto l’accento anche sul “dietro le quinte” dell’organizzazione di un live. Quali sono le principali difficoltà per una realtà che vuole organizzare concerti (anche mediamente grossi) in Italia?

“Gli artisti da noi prodotti sono spesso considerati una nicchia, anche se si tratta ormai di un mercato vasto, spesso di eventi con migliaia di persone, dove tutto passa per canali specializzati e dedicati. E’ raro che le emittenti radiofoniche e radiotelevisive nazionali più note piuttosto che la stampa generalista trattino certi artisti. Questa è una situazione con cui si convive ma allo stesso tempo è una delle cause del fatto che su questo genere spesso l’Italia è tra gli ultimi paesi in Europa per numeri, di conseguenza le strutture e il sistema intero ne risentono”.

Tornando a Unaltrofestival: a cosa è dovuta la scelta di optare per settembre e non luglio, come nelle scorse edizioni?

“Ci sono più risposte a riguardo. A settembre ci sono una serie di nuovi festival in Europa e questo favorisce la disponibilità di artisti in circolazione. Nei primi giorni del mese di settembre c’è il rientro dalle ferie ma anche l’esigenza di godere degli ultimi giorni di estate e uscire. In una città come Milano è importante. Non volevamo essere concorrenti di noi stessi, visto che nello stesso periodo in cui negli altri anni avevamo UAF quest’anno a Milano abbiamo avuto i concerti dei Mumford and Sons e dei Tame Impala”.

Quali sono le aspettative e i progetti futuri del Festival e di Comcerto in generale?

“Vorremmo che continuasse la sia crescita soprattutto in termini di popolarità e credibilità, necessarie per fidelizzare il pubblico. Per la Comcerto ci sono novità in arrivo e nuovi artisti con un bel futuro davanti che ci fanno ben sperare per i prossimi anni”.

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