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di Giorgia Bollati – Ravioli di gamberi, riso alla cantonese e involtino primavera: questa la trinità del ristorante cinese. Ma da Zheng Yang, in via Principi d’Acaja 61, questi piatti sono per chi non ha fantasia, visto che ci si può sbizzarrire a prendere il riso con bacche di goji all’ananas o il riso thai al cartoccio incendiato di fronte al cliente ignaro, le caramelle di pollo e i bocconcini di orata con erba cipollina e zenzero, sorseggiando un delicato tè al gelsomino. Ling King Chou apre nel 1986 il ristorante con cui raggiungerà il successo fino al 2008, quando Zheng Yang inizia ad offrire i suoi piatti anche al Salone del Gusto di Torino, in cui è l’unico stand che propone specialità cinesi.
Ora i gestori appartengono alla seconda generazione: sono Silvia, Paola e Piero, i figli di Ling King Chou, con la loro gentilezza e la loro dolcezza accolgono una clientela variegata per età e palati, all’interno di due piccole salette arredate con gusto e sobrietà (niente pareti pacchiane o carpe che nuotano sotto i piedi) e mai impregnate dall’odore del fritto.
I prezzi sono più alti degli altri ristoranti cinesi, ma decisamente proporzionati alla qualità offerta dalla cucina: con un antipasto, un primo, acqua e caffè si spendono circa 20 euro, come in un ristorante tradizionale; per trovare posto, che sia ora di pranzo o ora di cena, è raccomandata la prenotazione, dati i pochi coperti e l’ampia richiesta. Consigliatissimi la grappa alla rosa e il liquore alle prugne a fine pasto: dolci, invitanti, un po’ forte il primo e leggero e delicato il secondo. Obbligo morale, invece, rimane il biscotto della fortuna: qualcosa di mainstream ci deve pur essere, no?
INDIRIZZO: Via Principi d’Acaja, 61
TELEFONO: 0114476422