I Deki Alem tornano a Milano per mettere a ferro e fuoco l’Arci Bellezza nel Giorno dei Morti (l’ultima volta ci avevano spettinato al MIAMI) con un arsenale di rime al vetriolo sputato su un tappeto di drum’n’bass agguerrita e meticcia. I due gemelli svedesi che sembrano usciti da un club underground queer oriented di Stoccolma mescolano la rave culture in chiave punkish dei Prodigy con l’hip hop ibrido di visionari come JPEGMAFIA. Parlano poco ma hanno un’aura potentissima ed una energia contagiosa mentre ci scaricano addosso una mitraglia di canzoni praticamente senza sosta (giusto qualche momento chill per rifiatare in mezzo la caos del pogo).
È un colpo al cuore, in positivo, la risposta di pubblico non solo in termini numerici (sala gremita, anche grazie agli opening di Elso e Umarell) ma soprattutto sul piano della presa bene: termometro del parterre caldissimo per tutta la durata di un concerto selvaggio e tiratissimo – superato qualche problema audio iniziale. I giganti nordici stanno alimentando un piccolo culto carbonaro mentre si fanno le ossa in tour in giro per il mondo, insieme ad un batterista che aumenta il coefficiente di adrenalina del loro ultimo folgorante disco “Forget in Mass“: recuperatelo, ne risentiremo parlare.
Foto by Ettore Castellani (QUI la gallery completa)
Testo di Lorenzo Giannetti
Occhio ai prossimi eventi ad ARCI Bellezza:
Afar (4 novembre) – duo berlinese che abbatte confini sonori tra kraut e synth dark: un trip cosmico
Mild Orange (5 novembre) – band neozelandese con sonorità dreamy / psych-rock
Massimo Silverio (6 novembre) – cantautore sperimentale dal sound intimo e avvolgente
Fluxus (7 novembre) – storica formazione indipendente torinese, scelta di culto per chi ascolta punk e noise
