È primavera e con essa fiorisce anche il programma dei teatri torinesi. Andiamo alla scoperta degli eventi da segnare in agenda nel mese di aprile. A cura di Martina Saule.
Il teatro è protagonista a Torino, anche ad aprile. Sono infatti tantissimi gli spettacoli che si alternano tra i diversi teatri sabaudi, con alcune perle che meritano davvero.
In primis, Re Chicchinella, libero adattamento di Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, che sotto la penna di Emma Dante prende vita in una trasposizione unica sul palco del Teatro Carignano. Una commedia insieme tragica, comica e grottesca, che vede un re pulirsi le terga con una gallina apparentemente morta, ma che invece risale le viscere del sovrano, consumandolo. In compenso, il re inizia così ad espellere uova d’oro, suscitando interesse nella sua corte, anch’essa però sempre più vorace.
Ma non è l’unico. Al Teatro Astra va in scena Polittico dell’infamia, un altro grande spettacolo questa volta ispirato al romanzo Trittico dell’infamia dello scrittore colombiano Pablo Montoya. Un’analisi sul colonialismo, l’imperialismo e tutti i genocidi che ne sono seguiti, ma anche sul ruolo dell’arte: “può l’arte contribuire alla sospensione della violenza? Si può rappresentare il male senza diffonderlo, come per contagio? Si può testimoniare il dolore delle vittime senza averlo condiviso?”.
Da menzionare anche Franciscus, al Teatro Gioiello dal 15 al 17 aprile, interpretato nientemeno che da Simone Cristicchi, con canzoni inedite di Amara e dello stesso cantautore. Un’esplorazione della vita del “Santo di tutti”, uomo che vedeva sacralità e bellezza in ogni cosa, persona o animale, in bilico tra santità e follia.
E poi momenti di “riflessione intergenerazionale”, portate sul palco al Teatro Colosseo con l’alter ego/avatar di Marco Paolini in Boomers. E ancora al Teatro Gobetti con Risveglio di primavera, spettacolo scritto da Frank Wedekind proprio sull’eterno conflitto tra adolescenti e adulti.
Ma c’è spazio anche per la leggerezza e per tornare bambini: a Casa Gianduja ogni weekend vanno in scena affascinanti spettacoli di marionette, mentre al Teatro Concordia il 13 aprile sul palco ci sarà Pippi Calzelunghe, immersa nelle coloratissime micro scenografie di Tjåsa Gusfor, una delle più importanti scenografe svedesi.
E poi altri classici, monologhi irriverenti e molto altro. Ecco cosa ci aspetta nel cartellone di aprile.
Teatro Carignano
- Sarabanda (01/04/25 > 06/04/25)
- Re Chicchinella (08/04/25 > 13/04/25)
- La gatta sul tetto che scotta (29/04/25 > 11/05/25)
Libero adattamento di Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (famosa anche la trasposizione cinematografica di Garrone), questo spettacolo scritto e diretto da Emma Dante chiude il suo ambizioso progetto dedicato all’universo dello scrittore campano e alla forza espressiva della poesia barocca.
Al centro della vicenda, che intreccia elementi grotteschi, comici e tragici, si trova un re che commette l’insolito errore di utilizzare una gallina apparentemente morta per pulirsi le terga. Contrariamente alle aspettative, la gallina, tutt’altro che defunta, risale attraverso le viscere del sovrano, stabilendosi nelle sue interiora e consumando tutto ciò che il re mangia. Questo processo porta il sovrano a espellere uova d’oro. Esausto e senza speranza, il re decide di morire di fame, ma non ha previsto la voracità della sua corte, che ha altre idee in mente.
Teatro Alfieri
- Il fu Mattia Pascal (03/04/25)
- La Commedia – Ale & Franz (04/04/25 > 06/04/25)
Un uomo, creduto e poi fintosi morto, quando “risuscita” s’accorge che non può essere riammesso nella società, nella famiglia, perché per la società, per la famiglia egli è morto davvero. Quale prova più scintillante del sentimento del contrario? Il significato che Il fu Mattia Pascal assume nello sviluppo dell’opera pirandelliana è ben lontano dall’essere riconosciuto ancor oggi pienamente, pur trattandosi di un’opera che ebbe grande fortuna.
È una “farsa trascendentale” retta sull’assurdo. «Il malinconico essere moderno, dall’occhio strabico, l’osservatore della vita, volta a volta cinico, amaro, melanconico, sentimentale» (Antonio Gramsci). Mattia dice di sé “ero inetto a tutto”, mirabile esemplare italiano di questa generazione d’inetti, di uomini senza qualità, come Zeno Cosini di Italo Svevo.
Teatro Gobetti
- Risveglio di primavera (01/04/25 > 06/04/25)
- About Lolita (08/04/25 > 10/04/25)
- Never Young (11/04/25 > 13/04/25)
- Festa grande di aprile (23/04/25 > 04/05/25)
Dal 1° al 6 aprile al Teatro Gobetti va in scena Risveglio di primavera, spettacolo scritto da Frank Wedekind nell’inverno 1890-1891 e portato in scena solo quindici anni dopo, a causa della censura. In diciannove brevi scene dal ritmo travolgente l’autore, appena ventisettenne, raccontò con sorprendente forza drammatica l’eterno conflitto tra adolescenti e adulti. Dalla scoperta del sesso alle difficoltà di comunicazione, dall’importanza dell’amicizia alla speranza di dare un senso alla vita, dallo smarrimento nella ricerca della propria identità alla paura del primo amore, si disegna un catalogo completo di esperienze universali, che cesellano un vero e proprio classico, simbolo delle condizioni giovanili di ogni tempo.
Ispirato a un altro grande artista contemporaneo di Wedekind, il pittore di Ostenda James Ensor con le sue maschere misteriose e grottesche, questo nuovo allestimento, nella traduzione di Roberto Cavosi, è diretto da Marco Bernardi.
Fonderie Limone
- Come nei giorni migliori (30/04/25 > 11/05/25)
Spettacolo firmato dal giovane Diego Pleuteri, diretto da Leonardo Lidi e interpretato da Alfonso De Vreese e Alessandro Bandini, torna in scena per raccontarci l’amore attraverso la storia di A e B. Poco importa chi sono veramente questi due amanti, ciò che conta sono le loro anime travolte da questo sentimento inesplorabile. Piccoli oggetti, gesti quotidiani, gli scontri, gli avvicinamenti, il segreto inesprimibile di tutto ciò che costruisce la vita di una coppia, nelle sue gioie e nei suoi dolori, dall’inizio alla fine.
Teatro Astra
- Il male dei ricci. Ragazzi di vita e altre visioni (02/04/25 > 03/04/25)
- Con il vostro irridente silenzio. Studio sulle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro (04/04/25 > 06/04/25)
- Polittico dell’infamia (08/04/25 > 13/04/25)
- Erodiàs + Mater strangosciàs (16/04/25 > 18/04/25)
In scena al Teatro Astra dall’8 al 13 aprile, Polittico dell’infamia è ispirato al (quasi omonimo) romanzo Trittico dell’infamia dello scrittore colombiano Pablo Montoya. Lo spettacolo di ANAGOOR tende il proprio arco tra due opere d’arte del Cinquecento: le incisioni di Theodore de Bry, che illustrano il genocidio degli indigeni nelle Americhe, e Il Massacro di San Bartolomeo di François Dubois, la più celebre rappresentazione dello sterminio degli ugonotti da parte dei cattolici francesi. Se de Bry fu un testimone solo indiretto della Conquista spagnola, non avendo egli mai attraversato l’oceano, Dubois fu più che un testimone: sopravvisse alla strage di Parigi, della cui violenza non avrebbe voluto lasciare memoria.
Attraverso una narrazione teatrale a più livelli, lo spettacolo pone l’arte sul banco degli imputati: non più solo spettatrice, ma potenziale complice della violenza. Al centro della riflessione c’è un dilemma morale: può l’arte contribuire alla sospensione della violenza? Si può rappresentare il male senza diffonderlo, come per contagio? Si può testimoniare il dolore delle vittime senza averlo condiviso?
Il Polittico dell’Infamia esplora il mistero della possibilità di raccontare l’orrore con onestà, interrogandoci sul sottile, forse impossibile, equilibrio tra silenzio, rappresentazione e responsabilità.
Lavanderia a Vapore
- nostalgia (04/04/25 > 06/04/25)
Lo spettacolo si concentra sull’arco di tempo che va dagli ultimi istanti della performance al primo applauso del pubblico, sfidando la cronologia tradizionale e ripercorrendo uno spettro di emozioni in modo caotico. Giovanni Insaudo – premio Danza&Danza 2024 come miglior coreografo emergente – invita il pubblico a vivere una connessione autentica fin dall’inizio, offrendo un’esperienza intima che rivela la maestria del coreografo e la profonda emotività dei suoi interpreti.
Teatro Regio
- La dama di picche (03/04/25 > 16/04/25)
La stagione d’Opera e Balletto del Teatro Regio continua con La dama di picche, considerata da Pëtr Il’ič Čajkovskij il suo miglior lavoro in assoluto.
La storia è ambientata a San Pietroburgo, alla fine del Settecento. Il protagonista, German, scopre che una vecchia contessa possiede un metodo infallibile per vincere a carte: essendo ossessionato dal gioco d’azzardo, per ottenere il segreto seduce Liza, la nipote dell’anziana. Il compositore riesce in modo magistrale a temperare il senso di tragedia imminente, espresso in arie di grande intensità e dolore, con pagine permeate di nostalgia per il passato, in cui si rende continuamente omaggio allo stile rococò e a Mozart, di cui Čajkovskij era un fervente ammiratore.
Il giovane maestro Valentin Uryupin, dopo il suo brillante esordio al Regio nel 2023 con La sposa dello zar di Rimskij-Korsakov, tornerà a dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro e un gruppo di solisti specializzati nel repertorio russo di fine Ottocento. Insieme a loro, da segnalare il ritorno della gloriosa Jennifer Larmore.
Teatro Colosseo
- The Choir of Man (02/04/25 > 06/04/25)
- Andrea Scanzi. La sciagura – Cronaca di un governo di scappati di casa (09/04/25)
- Roberta Bruzzone. Delitti allo specchio (10/04/25)
- Marco Paolini. Boomers (15/04/25 > 16/04/25)
- Davide D’Urso. Metadurso (18/04/25)
- Pota Boyz Comedy (26/04/25)
Oltre ai consueti appuntamenti del Torino Jazz Festival — Enrico Rava, i Calibro 35, Lakecia Benjamin e Flamenco Criollo — aprile al Teatro Colosseo è come sempre ricco di spettacoli imperdibile. Tra questi, dal 15 al 16 aprile, va in scena Boomers, una “ballata teatral-cybernetica, un nuovo album di racconti dove la memoria collettiva di una generazione viene trasformata in scenari da videogioco all’interno del quale Nicola – alter ego/avatar di Marco Paolini – ritorna di nuovo giovane nel suo rifugio, il famigerato bar della Jole, per poter rievocare e rivivere avventure, primi amori, faide politiche e un caleidoscopio di 50 anni della storia d’Italia mischiati alla rinfusa da un algoritmo ancora in fase sperimentale“.
Ma Boomers è anche la storia di un dialogo tra generazioni interrotto, un rapporto padri e figli sfilacciato che si tenta di riallacciare nella realtà ricostruita in un mondo virtuale. La musica ha un ruolo molto importante, con un piccolo ensemble di musicisti guidato da Patrizia Laquidara, una delle voci più intense e liriche della musica “leggera”, figura inafferrabile, poliedrica e brillante della musica d’autore contemporanea che sul palco prende le sembianze di Jole.
Teatro Gioiello
- Psycho. Marco Cavallaro (01/04/25 > 02/04/25)
- Benvenuti in casa Esposito (04/04/25 > 06/04/25)
- La fine del mondo. Andrea Perroni (09/04/25)
- Mi è scappato il morto (12/04/25 > 13/04/25)
- Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli (15/04/25 > 17/04/25)
- Il viaggio del papà. Maurizio Casagrande (18/04/25 > 19/04/25)
- Cammela e il gruppo delle mamme (27/04/25)
Di e con Simone Cristicchi, fresco dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, e scritto con Simona Orlando, Franciscus è uno spettacolo ad alta intensità emotiva che porta in scena il “Santo di tutti”. Tra riflessioni, domande e canzoni inedite – che portano la firma dello stesso Cristicchi e della cantautrice Amara – l’artista romano indaga e racconta la vita di un uomo che vedeva la sacralità e la bellezza in ogni volto di persona ma anche di animale, e non solo in essi ma anche nel sole, nella morte, nella terra su cui camminava insieme agli altri.
In cosa risiede l’attualità del suo messaggio? Cosa può dirci la filosofia del “ricchissimo” di Assisi, nella confusione della modernità affamata di senso, nelle promesse tradite del progresso? Al centro di questo spettacolo, il labile confine tra follia e santità, tema cardine della vita personale e spirituale di Francesco.
Teatro Erba
- La locandiera (03/04/25 > 06/04/25)
- L’ultima notte di Dante (15/04/25 > 16/04/25)
La “più bella commedia di Carlo Goldoni” vede protagonista Miriam Mesturino, accreditata interprete goldoniana, affiancata da Luciano Caratto, con Alessandro Marrapodi. Completano l’affiatato cast: Barbara Cinquatti, Stefano Fiorillo, Maria Elvira Rao e Stefano Bianco. Accanto a loro, i Germana Erba’s Talents.
Questo brillantissimo capolavoro goldoniano, andato in scena al Teatro Sant’Angelo di Venezia il 26 dicembre 1752, narra l’avventura di Mirandolina, serva e padrona al tempo stesso di una locanda fiorentina. Mirandolina è un’ottima locandiera; oggi la definiremmo una capace donna-manager. Intorno a lei personaggi spassosissimi: il Conte parvenu e spendaccione; il Marchese spocchioso visionario d’una antica ricchezza e d’una presente, inutile nobiltà; il Cavaliere misogino ma più di ogni altro ingenuo e Fabrizio, sinceramente innamorato.
Bellarte
- Nina’s Radio Night. Nina’s Drag Queens (04/04/25 > 06/04/25)
Proviamo a immaginare questo futuro: Siamo nel 2222 e da secoli le radio non esistono più. La comunicazione passa attraverso altri canali e la dittatura dell’immagine ha ridotto al silenzio tutte le frequenze. Un gruppo di coraggiose dj, innamorate di quello strumento dimenticato, sfida i tempi e la terribile minaccia di una orwelliana polizia anti-radio, captando e ritrasmettendo tracce sonore del passato, che ancora navigano nell’etere.
E per non farsi scoprire serve un’idea: quella di travestire la trasmissione clandestina da spettacolo teatrale! Ed ecco allora Desirée, Demetra, Donata e Dora, qui alle prese con la più romantica delle avventure Nina’s. Avvolte da un’atmosfera in bianco e nero, saranno voce e corpo delle divine del passato, sapienti narratrici di mondi perduti, interpreti di capolavori dimenticati, in un susseguirsi di colpi di scena e colpi di sole, battiti del cuore e battiti di ciglia, fino a giungere a un finale a sorpresa.
Cubo Teatro – Off Topic
- FAME MIA – Quasi una biografia (11/04/25 > 12/04/25)
Uno spettacolo liberamente ispirato ad un romanzo di Amélie Nothomb, a cui deve la più profonda ispirazione e l’ironia tagliente, lo spettacolo ne sfoca i contorni, fino a trasformarlo in una storia molto Italiana, la storia dell’attrice che la interpreta.
E’ una storia di disturbi alimentari ma non parla di disturbi alimentari. Mangi e smetti di mangiare perché vuoi sbranare la vita, perché non accetti il compromesso, perché brami l’assoluto. La leggerezza, l’ironia, la levità con cui ogni disgrazia è affrontata sono la chiave di accesso di questo testo. Senza mai prendersi troppo sul serio, senza enfasi e alcuna retorica, con la semplicità e la schiettezza dei migliori racconti biografici.
San Pietro in Vincoli
- THE BEAT OF FREEDOM. La resistenza a fumetti (12/04/25 > 13/04/25)
Cafè Müller
- Gentile a chi? Riflessioni semiserie sulla Leadership Gentile (10/04/25)
- CircusMama (19/04/25)
Sotto i portici di via Sacchi, sul palco del Cafè Müller ci attende una serata per celebrare il coraggio di inseguire le proprie aspirazioni e i propri sogni ma anche il calore della famiglia: CircusMama, con Salvatore Cappello e Camille Weiss, cattura l’essenza del legame tra le esperienze della vita e l’arte circense, in equilibrio tra il desiderio di libertà personale e l’amore incondizionato.
Casa Gianduja
- Marionette in libertà (05/04/25 > 16/04/25 / 12/04/25 > 13/04/25 )
- Il varietà di marionette (19/04/25 > 20/04/25 / 26/04/25 > 27/04/25 )
Inaugurato solo lo scorso ottobre, aprile è il mese giusto per andare alla scoperta di Casa Gianduja di via Pettinati 10, a due passi dal Museo dell’Automobile. Tutti i weekend del mese si alterneranno sul palco le maschere famose e meno famose della commedia d’arte italiana, da Gianduja a Pulcinella e Colombina, ma non solo. Il varietà di marionette porta sul palco il repertorio tipico del Settecento e Ottocento: circo, ballerine di danza orientale, l’inferno e le note della lirica, in un susseguirsi di magiche trasformazioni capaci di affascinare spettatori grandi e piccini.
Teatro Studio Bunker
- L’idiota (11/04/25 > 12/04/25 )
- Songs of freedom (25/04/25 )
In via Niccolò Paganini va in scena un viaggio tra il sogno e la realtà che indaga il romanzo di Fëdor Dostoevski.
«Ad ogni rilettura, L’idiota – dichiara Corrado Accordino – mi regala suggestioni e riflessioni nuove. A volte rido del Principe Myskin, a volte provo compassione, altre volte lo invidio. Sono travolto dal suo spirito superiore e dalla sua fede cieca negli altri. Eppure non comprendo la sua serena mancanza di volontà, così in contraddizione con l’amore passionale e istintivo che lo pervade. I suoi improvvisi accessi mi disorientano. Parla di epilessia paragonandola a uno stato di beatitudine, a una gioia senza eguali. Lo leggo vivere e mi sembra di conoscerlo da sempre. Ma poi il suo comportamento mi disorienta, torna ad essere l’estraneo di sempre, un diverso che sorprende e non si spiega. Il Principe Myskin non è mai uguale a se stesso, e come tutte le grandi figure della letteratura la sua personalità è una somma di tanti individui. A volte sembra che sia Cristo stesso a parlare con la sua parola infinitamente bella e chiara, altre volte invece sembra il Cavaliere dalla Triste Figura, comico e amaro, tragico e sublime insieme».
Teatro Concordia (Venaria Reale)
- Accabadora (01/04/25)
- Vicini di casa (03/04/25)
- Stay Hungry Stay Timid. Ruggero Dei Timidi (10/04/25)
- Pippi Calzelunghe (13/04/25)
- Questo lavoro sull’arancia (14/04/25)
Pippi Calzelunghe la lasciamo tutti: una bambina assolutamente fuori dagli schemi, che con i sui amici guarda alla vita attraverso i suoi occhi sbarazzini e spensierati. Dall’arrivo a Villa Villacolle ai giochi con Annika e Tommy, lo spettacolo restituisce un quadro esaustivo e divertente di uno dei personaggi più amati, il tutto in una scenografia coloratissima.
Scene, costumi e pupazzi sono stati infatti realizzate da Tjåsa Gusfor, una delle più importanti scenografe svedesi, che ha ricreato il micro mondo di Pippi Calzelughe, una sorta di miniaturizzazione fantastica della sua casa, dentro e fuori, dove sono i pupazzi (guidati dagli attori in scena non nascosti come nel teatro delle marionette) i veri protagonisti della scena.