Abbiamo intervistato Mattia del Moro aka Dumar in occasione della sua partecipazione a ONLY FUNK, questo venerdì 25 ottobre a sPAZIO211.
Mattia Del Moro aka Dumar, produttore e DJ, si sta affermando sempre di più in quel solco che recupera il groove della disco per portarlo su atmosfere contemporanee. Alle spalle già artista di casa Carosello Records e collaborazioni importanti (Big Mama, Mind Enteprises, Protopapa), Mattia sarà ospite venerdì 25 ottobre a sPAZIO211 della club night ONLY FUNK.
***
Partiamo dalle novità: Ornella Vanoni. Lo scorso venerdì è uscito D-VERSE, il nuovo album con il quale la nostra regina nazionale ha dato ulteriore prova della sua visione rivolta al futuro, affidandone la realizzazione a giovani produttori, tra cui tu e Protopapa per la traccia Arcobaleno. Come ci sei arrivato?
Reinterpretare un brano di Ornella Vanoni è stata una grande emozione, e il pezzo presentava di certo una sfida visto che è una bellssima ballata scritta per lei da Giuliano Sangiorgi. Volevamo mantenere quella delicatezza e portarlo più nello spazio, astraendola un po’.
Stefano Protopapa ed io collaboriamo da tempo e abbiamo una buona intesa musicale quindi ha scelto di coinvolgermi in questo progetto perché pensava fossi la persona giusta.
I tuoi rework uniscono passato e presente, rispettando l’essenza degli artisti originali ma dando un nuovo twist ai loro brani. Qual è il processo tecnico dietro la creazione di un rework? Come decidi quali parti della canzone originale mantenere e cosa invece modificare per creare un sound più attuale?
Nei miei rework quello che rimane del brano originale è sempre e solo la voce, perché mi piaceva l’idea di prendere carta bianca e ripensare alla veste strumentale, un po’ per sentirmi a tu per tu con quelle voci così spesso uniche ed eterne. Seppur ami profondamente la nostra tradizione musicale non ho un approccio museale alla canzone italiana, anche perché penso sia innato in noi un certo non prendersi troppo sul serio quando si parla di musica, quindi anche con leggerezza mi piace giocare con questi brani.
Chiaramente ci deve essere un click nella mia testa che mi fa immaginare una riformulazione del brano, non può accadere con tutti e in modo automatico, perché non mi limito ad aggiungere una cassa dritta, sarebbe poco divertente.
Negli ultimi tempi stai riscuotendo un grande successo anche per i tuoi reel di divulgazione musicale, dove spieghi il funzionamento della produzione musicale e come si incastrano varie ispirazioni. Quanto è importante per te questo tipo di contenuto? Ha in qualche modo contribuito a rivedere le tue priorità?
Questi contenuti sono nati naturalmente da delle riflessioni sulla musica che faccio da quando sono ragazzino, sia in solitudine in studio che in compagnia di altri musicisti, artisti, appassionati e non. Poi amo molto scrivere, sia testi che diciamo “sceneggiature” per usare un parolone, quindi credo che questi video rappresentino entrambe le passioni. E forse ora è un buon momento sui social anche per cose un attimo più Nerd.

Guardando il tuo percorso artistico, hai viaggiato molto e vissuto in diverse città. C’è un luogo, una persona o un’esperienza che ha particolarmente segnato la tua visione musicale e che continua a ispirarti anche oggi?
Tantissimi, difficile scegliere! Sono molto legato a Lisbona, anche se non ho vissuto a lungo lì. Infatti riguardo spesso “Lisbon story” di Wenders. Musicalmente Londra mi ha cambiato la vita. Il tour di Mind Enterprises che ho seguito come polistrumentista in giro per tutta l’inghilterra e in generale vivere il contesto fisico della città e capirne i luoghi, da cui poi nascono le correnti musicali.
Parlando del futuro, dove vedi evolvere il progetto Dumar? Ci sono nuovi suoni, collaborazioni o contesti in cui vorresti portare la tua musica nei prossimi anni?
Dumar nasce dall’esigenza di lavorare come produttore/artista insieme ad altri artisti quindi spero di espandere le collaborazioni sempre di più, in italia e all’estero. Magari espandere il sound e il live a ensemble più suonate, con più musicisti. Vediamo! È sempre un work in progress.
Only Funk ha un’identità molto forte, legata alle atmosfere queer anni ’70. Hai preparato qualche chicca?
Ci sono giusto due, tre rework che non ho ancora suonato e voglio proprio sapere come rendono!
Consigliaci tre brani per entrare nel mood di Ritmo! Ritmo!
- “Now that it’s real” David Blank, Dumar & Bigmama
- “Caramella caramella” Protopapa, Dumar
- “Franco” Elasi, Anoraak, Dumar
