Atipico, epico e ovviamente divisivo: l’ultimo film del regista Matteo Garrone è stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar 2024. Secondo voi ha chance di vincere?
Non era facile per nessuno maneggiare il materiale incandescente di un argomento così dibattuto e divisivo: Matteo Garrone lo fa a modo suo, con cura e coraggio. Ci mette “pietas” e non pietismo, umanità e non retorica, fiaba ma purtroppo mai finzione.
Italo Calvino diceva che in un certo senso “le fiabe dicono la verità“ in quanto catalogo e caleidoscopio di storie e coscienze: ogni tanto quindi possono aiutarci a raccontare la Storia in maniera più efficace della cronaca. In mezzo a tanti schiamazzi da tribuna elettorale e da salotto televisivo o social, quell’urlo – liberatorio, catartico e orgoglioso – sul finale credo sia una delle immagini più potenti, strazianti ed efficaci viste al cinema di recente.
Vedremo se Hollywood premierà il realismo magico di questa “fiaba di denuncia“. Al di là dei premi, un film non perfetto ma importante, prezioso, da vedere.
A cura di Lorenzo Giannetti