CineMaffei è la rassegna cinematografica curata da Carlo Griseri che proporrà film e documentari raramente programmati dalle sale di prima visione. Ingresso riservato ai soci ARCI. Tutti i mercoledì dalle 20.30 – ingresso 5 euro.
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Cinemaffei sarà spesso anche l’occasione per conoscere registə e protagonistə dei titoli proposti, oltre che le organizzatrici e gli organizzatori di festival e rassegne ciematografiche che da tempo si dedicano ad indagare il prolifico immaginario dell’Ottava Musa.
I film in programma ad aprile sono: Be My Voice di Nahid Persson, Darkling di Dudan Milic e Sarura di Nicola Zambelli. Di seguito trovate tutte le info nel dettaglio.
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Il programma di aprile
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Mercoledì 13 aprile alle 20.45
Be My Voice di Nahid Persson
(2021, 83′). Anteprima regionale.
La giornalista e attivista Masih Alinejad è la voce di milioni di donne iraniane che si ribellano contro l’hijab. Guidando dall’esilio uno dei più grandi atti di disobbedienza civile nell’Iran di oggi, Masih usa la sua libertà per impedire che il silenzio soffochi la protesta nel suo paese. Ma il coraggio, ovviamente, ha un prezzo: Masih e i suoi familiari devono fare i conti con le minacce di un regime oppressivo e violento.
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Mercoledì 20 aprile alle 20.45
Darkling di Dudan Milic
(2021, 104′). Anteprima regionale.
Premio del Pubblico al Trieste Film Festival. Tratto da una storia vera. Kosovo. Al confine di un bosco, la dodicenne Milica vive con la madre e il nonno. Al calare del sole, la famiglia si barrica in casa. Sono vere le loro paure? Oppure, come le unità militari KFOR vorrebbero far credere, sono solo residui dei traumi psicologici causati dalla guerra? Non ci sono prove, ma qualcosa di strano sta accadendo e, notte dopo notte, le loro paure crescono.
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Mercoledì 27 aprile alle 20.45
Sarura di Nicola Zambelli
(2022, 80′, versione originale sottotitolata in italiano)
Alle porte del deserto del Negev, un gruppo di giovani palestinesi lotta contro l’occupazione militare israeliana. Youth of Sumud – i giovani della perseveranza – cercano di restituire alla propria gente le terre sottratte alle loro famiglie, ristrutturando l’antico villaggio di grotte di Sarura. Affrontano l’aggressione con azioni non violente, difendendosi dai fucili con le proprie videocamere; si oppongono alla desolazione e alla morte con la speranza e la vita.