Elettrodomestici, quali consumano quali no

Tutti in casa abbiamo elettrodomestici ma nessuno presta davvero attenzione a quanto essi gravino sull’economia domestica. Come si legge anche su https://www.lettoquotidiano.it, ci sono dispositivi che assorbono più ed altri che assorbono meno. Vediamoli più da vicino.

Elettrodomestici che consumano

Tra gli elettrodomestici che consumano ci sono la lavatrice, il forno elettrico e la vasca idromassaggio. Analizziamoli nel dettaglio. Nel caso del forno elettrico, devi sapere che per una cottura di 60 minuti a 200 gradi si assorbono quasi 2 kw. Si scende ad appena un Kw se si abbassano i gradi di 20 unità. In generale comunque anche la modalità d’utilizzo, ovvero forno grill, ventilato o statico, inficiano sul consumo.

Nel caso della lavatrice, è la temperatura a dare maggiormente peso sul consumo di corrente elettrica. Se si lava a 40 gradi si abbassano del 30% i consumi rispetto ad un lavaggio di 60 gradi. Per quanto concerne invece la vasca idromassaggio, per chi ce l’ha, assorbe più di quanto si possa pensare: per circa 60 minuti in ammollo si assumono quasi 3 Kw. 

Elettrodomestici che non consumano molto

Rispetto a quanto si possa pensare, gli elettrodomestici che assorbono meno sono l’asciugacapelli, l’aspirapolvere e la stufa elettrica. Nel caso del phon, dipende molto dal modello che compri, ce ne sono alcuni infatti che assorbono anche 2 Kw, ma dipende da quale scegli e dalle sue funzioni. Nel caso invece dell’aspirapolvere, l’assorbimento energetico non è alto come puoi pensare, anche perché il suo utilizzo è limitato e non frequente. Inoltre devi anche tenere conto che da qualche anno a questa parte L’UE ha vietato l’uso di aspirapolveri maggiori di 900 watt, per cui bandite alla gogna (metaforicamente parlando) sono state quelle da 1,6 Kw.

Nell’ultimo caso, con una potenza compresa tra i 1500 W e i 2 kWh, la stufa elettrica assorbe poco, per un’ora di utilizzo sono circa 0,42 euro, ma ovviamente presta attenzione al tempo totale in cui la si tiene accesa. 

I dispositivi dal consumo intermedio (ma di uso frequente)

Ci sono poi in ultimo i dispositivi che hanno un assorbimento energetico intermedio, e paradossalmente sono proprio quelli che usiamo più di frequente. Si tratta infatti del ferro da stiro e della lavastoviglie. Nel primo caso, l’assorbimento è di 2 kW nella prima fase, ovvero quella di riscaldamento, ma poi nell’uso si abbassa drasticamente l’assorbimento di energia. Ecco perché non si consiglia l’accensione solo per stirare un indumento o due, ma di accumulare considerevoli moli di bucato. Ulteriore consiglio per limitare l’assorbimento è di iniziare stirando a temperature più basse in caso di capi delicati, passando al massimo solo per quelli in cotone.

Per quanto concerne, in ultimo, il discorso lavastoviglie, la tecnologia ci viene in soccorso. Il dispositivo presenta infatti molti programmi, alcuni dei quali pensati per il risparmio energetico, e sicuramente non vanno presi sottogamba. In questo modo non solo riduci il consumo di corrente ma anche quello di acqua, il che non è male visto che oggi parliamo spesso di spreco ecologico.

Se hai piatti solo di pranzo e cena prosegui quindi con lavaggi dimezzati, mentre per quantitativi maggiori di stoviglie usa pure il lavaggio classico. Non pensare che lavare a mano convenga di più perché si sprecano centinaia di litri di acqua nel giro di mezz’ora. Inoltre se ti è possibile cerca di evitare l’asciugatura con aria calda, che ovviamente porta ad un maggiore assorbimento di energia elettrica. Una volta concluso il risciacquo, basta aprire lo sportello a fine lavaggio e lasciare che le stoviglie asciughino all’aria. Sui generis comunque, tieni conto che il programma rapido di un apparecchio di nuova generazione assorbe intorno all’1 kWh, che non è proprio pochissimo.