Siamo andati a intervistare Alberto Molteni dell’Arci Bellezza curiosi non solo per il ripensamento degli spazi di questo storico circolo milanese ma anche e soprattutto del fatto che in una stagione in cui “si esce poco la sera, perfino quando è festa” per citare Lucio Dalla, a Milano Sud non solo si organizzano spettacoli uno dopo l’altro ma si hanno grandi e nobili ambizioni culturali.
“Sapete una cosa? Magari sarà una cosa scontata ma da più di sei mesi a questa parte lo staff dell’Arci Bellezza di Milano ha in mente una e una cosa sola: rendere la routine, la routine di passare le serate qui una cosa positiva. Già perché di solito siamo portati a pensare alla parola di routine come a qualcosa di noioso, se volete anche di negativo: e invece no, ci piacerebbe ribaltare il concetto. Ovvero pensare al tempo di routine, appunto, da passare in Bellezza come qualcosa di figo: rendere l’Arci Bellezza un centro nevralgico per i pomeriggi e le serate di tanti. Noi siamo pronti, anzi prontissimi”. Quando in un pomeriggio di ottobre andiamo a trovare Alberto Molteni all’Arci Bellezza il circolo di Milano Sud ci accoglie in modo a dir poco sfavillante. Per chi, come noi, è cresciuto, anche e soprattutto dal punto di vista artistico e musicale, tra il Biko e l’Ohibò, oltre che nelle serate al Serraglio, l’Arci Bellezza era il quarto vertice di questo ideale quadrilatero dell’offerta culturale milanese.

Negli anni, tuttavia, l’Arci Bellezza pareva essere destinati a eventi più di nicchia, magari dalla forte componente sociale e identitaria, spesso legati a Bookcity ma non solo con però un tipo di offerta che poteva essere intesa come non “per tutti”. Eppure proprio la pandemia e il susseguente lockdown ha dato l’opportunità alle ragazze e ai ragazzi del Bellezza di ripensare molto a questo proposito: “Sono cambiate tante cose all’interno dell’Arci Bellezza anche se molte altre sono rimaste uguali – ci spiega Alberto dopo averci mostrato la sala-concerti con i tavolini e le sedie perfettamente posizionate di modo da rispettare le distanze di sicurezza – Abbiamo ad esempio cambiato la gestione del bar e dell’area food, affidandola a una nuova ditta che ha completamente ripensato l’approccio. Poi abbiamo voluto ripensare anche l’esterno, che oggi vedete radicalmente cambiato rispetto a qualche mese fa e, infine, abbiamo capito che, anche a seguito delle dolorissisime chiusure di luoghi come Serraglio o Ohibò, Milano all’improvviso si trovava orfana di posti dove fare cultura, segnatamente musica”.
“A questo punto, dopo aver organizzato degli eventi durante il lockdown di grande eco come la cantata corale di Bella Ciao oppure la consegna di pacchi alimentari alle famiglie e persone in difficoltà della zona tra Aprile e Maggio, ci siamo decisi a organizzare un calendario fitto, anzi fittissimo di appuntamenti qui in Bellezza” afferma Molteni. Quindi, domandiamo, l’idea è partita diciamo in contemporanea con le tristi notizie di chiusura di altri locali “gemelli”?: “Sì certo anche perché io stesso ho avuto modo di passare serate bellissime all’Ohibò o al Serraglio, spesso e volentieri organizzando eventi direttamente – risponde pronto Alberto – Ovviamente la chiusura di questi posti, oltre che addolararci ha lasciato aperto spazio per la costruzione di palinsesto, per così dire, di appuntamenti che ha portato l’Arci Bellezza ad avere eventi non solo nel fine settimane, come era ormai un classico negli ultimi anni ma, sostanzialmente, dal mercoledì alla domenica, se non di più”.

Più nel dettaglio che tipo di eventi state organizzando: “Guarda farei prima a dirvi che sono eventi veramente per tutti – spiega Alberto Molteni – Perché abbiamo voluto davvero ragionare a 360 gradi. Ad esempio il mercoledì, anche vedendo la risposta del pubblico di giovani e giovanissimi che sono stati i primi ad accorrere con entusiasmo, ospiteremo mensilmente la serata Caramello (direzione artistica di Nicolò Posenato e Anto Schiano), con gruppi di emergenti dell’ambito indie, che si aggiungono alle tantissime collaborazioni con Via Audio (uno dei nostri partner storici, che da anni lavora al nostro fianco). E poi, a seconda dei giorni, altereremo il jazz al teatro, la stand-up comedy al poetry-slam per passare a eventi diciamo ibridi come Max Collini che racconta l’indie oppure Dutch e Alessandro Burbank. Come ci dicevamo prima – continua il nostro interlocutore – la volontà, se volete un po’ pazza, è quello di rendere il Bellezza un contenitore di cose belle per tutti, dove chiunque possa trovare almeno un evento che lo interessi. Anche perché non sono solo concerti o spettacoli teatrali, c’è molto altro. ”.

In che senso domandiamo: “Non sono venuti meno i nostri storici corsi – ci dice, rapidissimo, Alberto – che abbiamo potenziato con nuovi come quelli di mandarino o di digital marketing. E poi ci sono quelli di ginnastica dolce per anziani passando per la corale oppure, utilizzando i diversi spazi che il circolo ha, avremo anche modo di organizzare presentazioni di libri, cicli di proiezione di film, come quello legato al cinema migrante e, perché no, pure premiere di dischi. Insomma – prosegue Alberto – non vogliamo porci limiti ben consapevoli che il futuro è incerto ma non per questo ci obbliga a stare fermi. La nostra volontà è quella di fornire spettacoli di livelli nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie e di distanziamento anti-Covid 19. Per questo non passa giorno nel quale ricordiamo sempre di rispettare le norme”. Questo significa, perdonaci la domanda venale, maggiori costi di gestione? : “Beh, mentirei se dicessi che organizzare uno spettacolo post-lockdown abbia lo stesso costo di prima, è una bugia. Però – dichiara deciso l’intervistato – abbiamo davvero fatto i salti mortali per non alzare troppo i prezzi. La tessera Arci ha, davvero, quest’anno un prezzo calmierato e anche i biglietti dei singoli spettacoli hanno visto un aumento di giusto un paio di euro, necessari specialmente in sede di prenotazione. Ecco, questo è un altro grande tema – continua – La prenotazione a ogni evento è consigliata non solo perché, banalmente, i posti sono quelli e non possiamo per nessuna ragione al mondo aumentarli ma anche perché ci permette maggiore facilità di tracciamento. Quello però che assicuriamo, e le risposte ai primi spettacoli ce lo confermano, è che gli eventi sono eventi di qualità, anzi permettono anche cose molto diverse, in certe occasioni migliori”.

Di questo aspetto siamo molto curiosi e domandiamo di saperne di più: “Vuoi per la natura ovviamente più intima degli spettacoli, con gli spettatori seduti ai tavolini – ragiona Alberto Molteni – abbiamo notato che alcuni artisti hanno anche voglia di osare qualcosa di più del semplice concerto. Magari c’è chi riesce, con ancora maggiore forza, a fare tutto un discorso sincretico tra musica, letteratura e poesia, come Pierpaolo Capovilla ma anche lo stesso Nazari o, in futuro, Davide Toffolo. Insomma anche grazie alla struttura stessa del Bellezza, che può essere anche inteso come una sorta di teatro polifunzionale, riusciremo a mettere in piedi spettacoli del tutto inediti e fighissimi. L’invito – ci dice al termine della nostra intervista Alberto – è di venire qui a Milano Sud. E vi faccio una promessa: vedrete che ci passerete molto tempo in Porta Romana”.
Una volta lasciato Alberto le sensazioni positive sono state molte, anche perché la “vita” dell’Arci Bellezza non è certo iniziata oggi ma ha alle spalle una solida tradizione che negli ultimi mesi si è rinnovata anche con un forte, fortissimo impegno sociale. Non dimentichiamoci che, durante il lockdown, il circolo non si è praticamente fermato, lavorando sulla campagna “La bellezza di Resistere”, dove i follower venivano intrattenuti da recensioni di libri, brevi lezioni di pilates o ginnastica dolce da remoto. Contenuti ogni giorno alla stessa ora, realizzati da artisti che avevano calcato il palco del circolo. Hanno anche realizzato ad una raccolta fondi da parte dei soci del circolo da destinare agli ospedali milanesi e hanno contribuito alla già citata iniziativa Aiutarsi a Milano, organizzata dal Comune, consegnando pacchi con i beni di prima necessità, alle persone che più ne avevano bisogno. Alla fine, scambiandosi due battute, possiamo davvero dire questo: “L’Arci Bellezza è un concentrato di idee fatte luogo mosse dalla volontà di trovare il modo di includere ed accogliere tutti con le sue proposte”. È un luogo che merita di essere scoperto, per tutto ciò che ha da regalarci.
Enrica Barbieri e Mattia Nesto