La scorsa domenica, ovviamente in data palindroma, il duo torinese ha pubblicato 02022020, brano dal mood introspettivo e dai contorni indefiniti. La traccia rivela un approccio più destrutturato al tipico sound à la James Blake e ci ha svoltato il weekend: così abbiamo chiesto ai ragazzi di raccontarci meglio che direzione sta prendendo il loro lavoro in studio.
Il singolo vuole essere una riflessione sullo scorrere del tempo: è nato in maniera estemporanea, quasi come una impro, oppure era da un po’ che ci lavoravate e sentivate che questo era il momento per farlo uscire?
“Un frame di un sogno, un materiale capace di riflettere i pensieri, paure, sensazioni e profondità di ognuno e di mostrarli al mondo. Una data specchiata come quella di oggi (02/02/2020) ribadisce l’unicità e la fragilità stessa degli attimi, non avremo un segno del tempo scritto in questo modo per altri mille anni. 02022020 è un brano che vuole fermare gli attimi che amiamo per restarci in eterno. Non esisteva momento migliore per rilasciare questo lavoro e spiegarne i motivi del legame.”
–
Lo vogliamo prendere come il preludio di un disco… cosa potete dirci al riguardo?
–
“Più che un preludio ne è forse l’evoluzione anticipata, è nato dalla sperimentazione di nuovi suoni e metodi, seppur rimangano ancorati alle nostre matrici sonore e modalità attuate sull’album. È Un brano estemporaneo, ci siamo chiusi nel nostro studio una settimana lavorando esclusivamente su questa unica traccia con l’intenzione di stimolare i nostri pensieri, dargli forma e rappresentare al meglio quello che siamo oggi. L’album arriverà, presto.”
–
–
A cura di Lorenzo Giannetti