Appena pubblicato un videoclip già cult insieme al bad boy del pallone Eric Cantona, la leggenda dell’era Britpop è pronta a tornare nel nostro paese per presentarci il seguito di “As You Were”. Senza reunion degli Oasis in vista.
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_di Filippo Santin
Sono ormai trascorsi dieci anni da quando gli Oasis si sono sciolti ufficialmente, ma da allora i fratelli Gallagher non sono certo restati con le mani in mano. Noel ha fin da subito intrapreso la carriera solista – sebbene accompagnato dagli High Flying Birds – mentre Liam ha formato un altro gruppo di nome “Beady Eye”.
Durante i primi anni post-Oasis, è stato il progetto di Noel quello ad attrarre più consensi – non per niente i Beady Eye furono “smantellati” nel 2014.
Ma proprio quando Liam sembrava aver abbandonato il mondo della musica, si è ripresentato invece nel 2017, seguendo le orme del fratello con un progetto solista. Ed è così che gli aficionados della band di Manchester si sono divisi nuovamente fra i due, visto che di vederli insieme, malgrado gli annunci che vengono smentiti puntualmente da Noel – l’ultimo a inizio gennaio, quando Liam invece sosteneva si sarebbero riformati nel 2022 – non se ne parla proprio.
Dati alla mano, tuttavia, sembra che ora sia Liam quello in vantaggio, almeno in fatto di vendite. Quest’ultimo infatti ha saputo dare ai fan ciò che volevano: del rock’n’roll puro e semplice, alla vecchia maniera, mentre Noel si è dato a sperimentazioni che hanno fatto storcere il naso ad alcuni.
Sul palco il fratello minore sembra ancora a suo agio come nei Novanta, e per quanto la sua vita non sia più a base di “feste e cazzotti” – gli unici cazzotti sono quelli che indirizza virtualmente a Noel su Twitter – c’è ancora in lui la stessa spacconeria e il carisma da vera rock’n’roll star – una delle ultime rimaste, come sostiene.
Tra poco più di due settimane potremo averne prova dal vivo, dato che Liam sarà nel nostro paese per due date: una il 15 febbraio al Palazzo dello Sport di Roma, e una il 16 febbraio al Mediolanum Forum di Assago (Mi). Come al solito nel repertorio ci sarà spazio per i classici degli Oasis, così come per brani tratti dall’album “As You Were”, ma anche dall’ultimo “Why Me? Why Not.” – che già dal titolo, sembra confermare quanto il piglio sicuro del cantante inglese sia lo stesso di un tempo.