Altre Russie a MITO: un viaggio da Torino a Mosca tra violino e pianoforte, musica e letteratura

MITO sale sul Grattacielo di Intesa San Paolo per un evento che guarda ad Est. Protagonista il duo formato da Fulvio Luciani al violino e Massimiliano Motterle al pianoforte.

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_di Silvia Ferrannini

Parlare di geografie per la Russia non è semplice e conciliante. Europa, Asia, Eurasia, contaminazioni, echi lontane e cortine – il patrimonio russo abbraccia e travalica insieme queste definizioni esprimendo in arte stati di esaltazione, riflessioni sognanti, il canto nostalgico e, perché no, la frenesia della danza.

Il concerto all’Auditorium del Grattacielo dell’Intesa San Paolo ha in programma tutto questo: dalla Méditation da Souvenir d’un lieu cher op.42 n.1 di Čaijovskij al colorito orientaleggiante della Chanson Arabe da Shérézade di Rimskij-Korsakov, attraverso la tensione amara dei Preludi di Šostakovičfino alle variopinte asimmetrie di Stravinskij della Berceuse e Scherzo dall’Uccello di Fuoco, seguiti dalla Chanson de Paracha da Mavra e la presenza di chi russo non era – Beethoven e la sua Sonata a Kreutzer, opera che progressivamente si è tinta di Russia grazie all’omonimo e celeberrimo racconto di Tolstoj. Immancabile poi il momento musicale riconoscibile a tutti gli ascoltatori con la Danza dei Cavalieri da Romeo e Giulietta di Prokof’ev, preceduta dalla breve marcia de L’Amore delle Tre Melarance.

Il tutto si chiude con un tocco di mélo con la Circus Fantasy, sulle musiche di Isaak Dunayevsky per il film Circus di Grigorij Aleksandrovmusical comedy molto amata da Stalin (al sapore jazz difficilmente si può resistere, da qualsiasi parte esso provenga…). Superfluo dire dell’efficacia del duetto violino e pianoforte: la sintonia tra gli esecutori del concerto Fulvio Luciani (violino) e Massimiliano Motterle (pianoforte) ne è l’ennesima, brillante e appassionata convalida. 

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