Gorges de l’Ardèche: in canoa nel silenzio della riserva naturale

Un modo diverso per vivere il fiume: non dalla riva o dalla cima del canyon che lo circonda, ma navigandolo con colorate canoe. In alcuni punti le acque adrenaliniche delle rapide, in altri una gita tranquilla ed emozionante, osservando in silenzio paesaggi ed animali, attraverso una riserva naturale unica al mondo nel cuore della Francia, pochi chilometri dopo Valence.

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_di Elena Fassio

La discesa delle Gorges de l’Ardèche, da Vallon Pont d’Arc a St. Martin d’Ardèche, è uno stupendo itinerario da percorrere in kayak tra le gole (gorges) del canyon scavato nei millenni dal fiume Ardèche, uno degli affluenti del Rodano.

L’esperienza media è un percorso di circa 32 km – esistono anche la versione da 60 km in tre giorni o da 5km per i più piccini – e dura due giorni, con un bivacco notturno a metà strada, incredibilmente suggestivo. Suggestivo perché una volta superato il ponte naturale che segna l’inizio dell’area protetta i bagnanti scompaiono con i rumori della civiltà e rimangono solo i canoisti, il fiume limpido con le sue calette e i pesci.

È proprio in queste calette che sorgono alcuni bivacchi, aree attrezzate con piazzole, docce e barbecue (molto spartane) dove passare la serata e la notte, per riprendere la discesa il giorno seguente. Tutto il necessario – tenda, zaino, sacco a pelo, cibo, acqua – si infila infatti in un grosso bidone a tenuta stagna a sua volta fissato alla canoa, in modo che anche in caso di rovesciamento o annacquamento i soli a bagnarsi saranno i canoisti, già in costume da bagno e muniti di giubbotto salvagente.

Le canoe possono essere singole, più leggere e manovrabili, o a due posti, più spaziose e stabili ma più pesanti. Per percorrere 16 km, ovvero il percorso di una giornata, ci vogliono circa 3 ore: pagaiare è faticoso ma non impossibile anche per i meno sportivi, tanto più che la corrente del fiume accompagna a valle. Inoltre, è spesso possibile fermarsi sulla riva, tirando in secco la canoa, per uno spuntino o un bagno nelle acque limpide e tranquille del fiume, per rinfrescarsi e riposarsi.

«Durante il percorso nella riserva dell’Ardèche si incontrano numerosi “monumenti” naturali, prime tra tutte le gorges, le scogliere del canyon che raggiungono i 300 metri d’altezza»

In numerosi punti il fiume si abbassa notevolmente, da 10/15 metri a pochi centimetri d’acqua, creando rapide in cui la corrente si incanala tra le pietre che affiorano: in realtà l’unico rischio è incagliarsi e dover scendere per spingere la canoa a mano, ma in questi punti è meglio cercare di non ribaltarsi, se no si rischia qualche livido o taglio sulle gambe. Per farlo basta lasciarsi trasportare dalla corrente senza movimenti bruschi.

Durante il percorso nella riserva dell’Ardèche si incontrano numerosi “monumenti” naturali, prime tra tutte le gorges, le scogliere del canyon che raggiungono i 300 metri d’altezza. Poi il Pont d’Arc l’arco di pietra di 60 metri d’altezza, le rapide del Chames e del Charlemagne, e, dopo numerose anse e curve disegnate dal fiume, la Cathédrale, un’imponente formazione rocciosa che fa da sfondo alla semplice ma divertente rapida della Pastiére.

Il periodo ideale per vivere quest’indimenticabile avventura fatta di adrenalina e tranquillità, natura selvaggia e paesaggi mozzafiato va da Pasqua a fine ottobre, poiché d’inverso il fiume va in piena e diventa non navigabile.