Oltre il Torino Pride: letture dello spettacolo “fLowers” alla Casa Arcobaleno

La compagnia Artisti Associati Paolo Trenta, in data 8 giugno 2019 alle ore 21, negli spazi di Casa Arcobaleno propone, a una settimana esatta dal Torino Pride, alcune letture dalla nuova produzione teatrale fLowers, un imperdibile assaggio prima del debutto previsto per il gennaio del prossimo anno.


_di Valentina Borla

Cancellare gli stereotipi di genere, guardare oltre le convenzioni sociali: questo sarà (ma possiamo dire che già certamente già è) l’obiettivo dello spettacolo che sta nascendo per mano della compagnia Artisti Associati Paolo Trenta, con la regia di Susanna Gianandrea. La compagnia, infatti, lavora dal 1989 per proporre sul territorio torinese un viaggio dal teatro classico a quello contemporaneo, muovendosi con duttilità nel rileggere e rielaborare autori del calibro di Euripide e Shakespeare, Goldoni e Woody Allen. La missione è quella di costruire un teatro accessibile a tutti, affrontando temi sociali più che mai attuali come la questione femminile, le conseguenze delle guerre e l’antimilitarismo, la coppia e la famiglia.

Proprio su quest’ultimo tema si vuole puntare nella stesura del copione del fLowerscosa significa avere una famiglia “tradizionale”? Grazie a questa rappresentazione il nostro io va incontro alla relativizzazione del concetto di tradizione, di normalità, per aprirsi a una società fatta di colori e sfumature differenti, oltre il cinismo e verso l’uguaglianza degli affetti.

Quale occasione migliore dei giorni che anticipano il Torino Pride per rendere il pubblico torinese partecipe dell’intelaiatura di questo spettacolo ancora nel suo farsi?

Il progetto nasce dalla volontà di indagare storie private e personali tramite una ventina di interviste rivolte a persone di diverso genere, orientamento sessuale e nazionalità, con lo scopo di indagare l’idea di amore, in qualsiasi forma questa si manifesti.

Da qui si parte per la stesura dei monologhi che costituiranno l’intelaiatura dell’intero sceneggiato che prenderà forma oltre il palcoscenico, per le strade e gli angoli di Torino, permettendo di varcare lo spazio che divide tra attore e spettatore, maschera e persona reale, sul modello del teatro d’avanguardia.

L’incontro con il diverso permette di superare la paura del diverso: questo il passo successivo per abbandonare le nostre difese e ascoltare la varietà delle storie che colorano la nostra società, ma a cui spesso non si dà voce.  Un appuntamento, una sfida che vuole essere di buon auspicio per la messinscena vera e propria che prenderà vita l’anno prossimo.

Ingresso a offerta libera con tessera Arci/Arcigay

Per informazioni: 336724202