Torna domani, e fino al 29 giugno, Lunathica – Festival Internazionale di Teatro di Strada, che si svolge su 13 palcoscenici a cielo aperto di 8 comuni (Mathi, Fiano, San Francesco al Campo, Lanzo, San Maurizio Canavese, Balangero, Nole e Ciriè) a due passi da Torino, immersi nelle bellezze paesaggistiche del Canavese e delle Valli di Lanzo. Arrivata alla diciottesima edizione, Lunthica propone 17 serate a ingresso gratuito, 25 compagnie, 12 prime nazionali e oltre 100 artisti provenienti da Argentina, Colombia, Canada, Francia, Italia, Messico, Spagna, Uruguay e Israele.
_ di Elena Fassio
Circo contemporaneo, teatro di strada, improvvisazioni musicali: l’anima del festival sta proprio nel portare la cultura in piazza ma anche un po’ di sana “piazza” nella cultura.
Piazze, cortili, centri storici verranno ridisegnati da performance capaci di far commuovere, divertire ed emozionare il pubblico, che lo scorso anno ha superato il record delle 20.000 presenze. Portare lo spettacolo in contesti inconsueti è una delle vocazioni del Festival: sarà suggestiva la performance nell’oasi naturalistica I Gorét (22 giugno, Nole), un magnifico bosco nel cuore dell’area naturale, collegata al comune di Nole attraverso la pista ciclabile Corona Verde Stura, perfetto contesto bucolico in cui gustarsi l’emozione del Cirque Rouages, con acrobati, funamboli e musicisti intorno a un’imponente struttura fatta di ingranaggi e ruote.
“Diciotto edizioni sono un traguardo importante. Il festival è diventato un appuntamento molto voluto e sentito dalle persone che lo vivono, lo seguono, lo sostengono e fanno in modo che continui ad avere lo stesso spirito corsaro e libertario degli inizi, quando nel lontano 2002 andò in scena a Mathi (da cui la lettera H che portiamo nel nome) il primo appuntamento di questa manifestazione. L’entusiasmo è lo stesso e medesima la voglia di intrattenere e divertire il pubblico cercando proposte artistiche sempre nuove e all’altezza delle aspettative di un pubblico sempre più ampio, attento ed esigente.” – Cristiano Falcomer, direttore artistico e fondatore di Lunathica.
Filo conduttore dell’edizione 2019 sarà la musica dal vivo: dall’elettro-swing al soul, dal bolero rivisto in chiave rock al funk, sonorità boliviane, incursioni nel jazz e nel rap indiano, ritmi latini e pennellate di classica. Una musica che non è mero accompagnamento, bensì diventa parte integrante dello spettacolo. Come nel caso della compagnia La Belle Image (15 giugno, San Maurizio Canavese) i cui tredici musicisti diventano protagonisti di uno show all’insegna di un indomabile e contagioso spirito rivoluzionario cubano. Fisarmoniche, ottoni, tastiere, sax, contrabbasso, voci, ma anche strumenti non convenzionali e body percussion, ossia l’arte di suonare musica percuotendo il corpo, che diventa uno degli ingredienti della giocoleria musicale della Compagnie Poc (28 giugno, Ciriè) che fonde linguaggi e sonorità, giocolando con palline e note musicali.
In questo viaggio alla scoperta di codici artistici e forme espressive emerge un focus sulle compagnie provenienti dal bacino francese e francofono, sia nell’ambito del circo contemporaneo che in quello del teatro di strada. La Francia, terra d’origine del nouveau cirque, nonché sede di alcuni dei più importanti poli di formazione nelle arti circensi, ospita le principali manifestazioni di arte di strada a cui Lunathica si ispira e dove seleziona quelle che saranno le prime nazionali italiane.
Attesissimo il ritorno dei francesi Bilbobasso (8 giugno, San Francesco al Campo) con una suggestiva fusione di swing e giochi col fuoco: un contrasto forte che esprime l’essenza di un rapporto di coppia, passionale ed esplosivo. Scintille anche nel delirante e coinvolgente cabaret circense dei Five Foot Fingers (20 giugno, Balangero) un vero e proprio fenomeno in Francia con le loro prodezze e gli immancabili baffoni.
Nel Dna di Lunathica sono presenti anche i clown, con le loro mille sfaccettature, che dialoga con lo spettatore, diverte, ma parla anche della società e delle sue contraddizioni senza ipocrisie. È il caso dell’universo poetico e surreale dei Magik Fabrik (Nole, 21 giugno), deliziosi clown di strada apparentemente ingenui, ma abili nel prendersi gioco dell’autorità. O della fiaba senza tempo di Brunitus (7 giugno, San Francesco al Campo) col suo diablo; della toccante e divertente metafora della vita portata in scena attraverso le maschere e i burattini della Compagnie l’Hyppoferoce (13 giugno, Lanzo). Della vulcanica esuberanza delle gemelle canadesi Kif-Kif Sisters (14 giugno, San Maurizio).
Torna infine il premio Gianni Damiano, (27 giugno, Ciriè) che da 11 anni sostiene la creatività emergente e che quest’anno vede in gara sei giovani compagnie protagoniste di una serata – presentata dal geniale e graffiante El Mundo Costrini – al termine della quale verrà designata la vincitrice. Il Collectif BimBim, vincitore della scorsa edizione, torna (8 giugno, San Francesco al Campo) con uno sviluppo del proprio lavoro.
PROGETTO FILI SOTTILI
Nato nel 2018 con l’obiettivo di creare una rete di interscambio e condivisione tra enti, artisti e associazioni che operano nell’ambito del teatro, della danza e del circo applicato al sociale, al disagio e alla disabilità – ritenendo con convinzione che i linguaggi espressivi del teatro e del circo siano strumenti efficaci di inclusione sociale e abbattimento delle differenze – il progetto è diventato un filone trasversale che si compone di quattro appuntamenti di spettacolo (31 maggio, 4 e 18 giugno, Mathi; 11 giugno, Lanzo), il convegno Intanto Intanti e i workshop teatrali 4 modi di essere Teatro (23 maggio, Ciriè).
Attraverso questo articolato programma, Lunathica si prefissa l’ambizioso intento di unire l’intrattenimento leggero e divertente, con l’impegno sociale, raccontando storie e fornendo spunti di riflessione per favorire l’inclusione e l’aggregazione.