Dopo “Older and Louder”, disco autoprodotto del 2014, e la partecipazione alla compilation “Italian Punk Goes Acoustic”, i Lights Out tornano a far ragliare le loro chitarre dando alle stampe “Rotten Stramorten”, lavoro composto da tredici tracce dai ritmi serratissimi e pubblicato dalla Rocketman Records.
Fin dall’iniziale Let The Record Play troviamo quelle caratteristiche che ci accompagneranno per l’intera durata dell’album: un punk rock melodico ed energico che risente sicuramente dell’influenza di gruppi del calibro di NoFx e Lagwagon. Forse non sarà un disco originalissimo ma all’interno del genere i Lights Out si sanno sicuramente muovere; precisi e diretti, spostandosi all’unisono come un corpo solo, in cui ogni componente della band sa esattamente quello che deve fare.
L’ascolto prosegue veloce, e dopo Only You e The Show (uno dei loro pezzi migliori) siamo già immersi nell’atmosfera da concerto, tra spille da balia e creste colorate pronti a gettarci nel pogo. I pezzi si susseguono in maniera incalzante senza che la band abbassi la qualità della propria musica. Con The Summer of Punk non possiamo non sentire ancora il rimando al punk americano, questa volta ai Blink 182, sia nel timbro vocale, che ricorda molto da vicino quello di Mark Hoppus, sia nella costruzione stessa del pezzo, come si può notare nella parte melodica e nell’interazione tra gli strumenti. Con la successiva Angry Tonight il pensiero va invece subito ad un’altra band degli States: i Less Than Jake senza che i nostri perdano la loro identità. Stralenctum, Fall in Love, e Into Space rappresentano probabilmente il trittico di brani più interessante dell’intero album, che segna decisamente una virata verso un rock più classico, in grado di far emergere in maniere più evidente il talento dei musicisti.
Il singolo When I’m Drunk (Put Stickers On The Cops), il cui videoclip ha anticipato l’uscita di Rotten Stramorten, fa emergere il lato più scanzonato e divertente della band e ci regala un nuovo omaggio a Fat Mike e soci, come si può sentire soprattutto nel finale. Con The Cashier si ritorna a pestar forte sulle pelli, e i riff di chitarra si fanno sempre più cattivi. Chiudono il disco Back to the ‘80s, dalla bella intro acustica, e Tom’s Story dai toni maggiormente malinconici.
Rotten Stramorten è in definitiva un album diretto e incisivo, consigliato sicuramente ai fan del punk U.S.A. e a chi vuole avvicinarsi a tale genere, dove i Lights Out trovano un degno e meritato spazio.
Andrea Ravasi
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https://soundcloud.com/user-597789450/sets/rotten-stramorten