I Colle Der Fomento sono in tour e sono (sempre) più forti delle bombe

I Colle Der Fomento, negli anni, hanno raggiunto uno status unico e inossidabile. Il trio di Roma, icona dell’hip-hop di casa nostra, si prepara a portare l’ultimo disco “Adversus” in tour. 


_di Filippo Santin

Dopo gli inizi a metà anni 90, oggi possono essere considerati una leggenda del rap italiano. Particolare è il fatto che, nel giro di più di vent’anni, abbiano realizzato soltanto quattro album – farlo oggi, con le dinamiche rapidissime che governano il mercato musicale, suonerebbe come un suicidio commerciale. Eppure il trio romano, formato da Danno, Masito e Dj Baro, ha saputo tenere alta l’attenzione dei fan anche in un periodo storico che predilige sonorità distanti da quelle tipiche del Colle – nel caso di questi ultimi, quelle più vicine al Boom Bap, scuola newyorchese, hardcore, così come ad un certa scena underground-alternative.

Ma ancora, nonostante un’evoluzione stilistica che mantiene comunque sempre una forte coerenza – simile a quella di Kaos One, altro pilastro del rap nostrano – il gruppo sembra avere più fama nel 2019 di quanta ne avesse anni fa, e lo testimoniano i live dove, oltre alle “hip-hop heads” che già nei 90 ascoltavano “Odio Pieno” e “Scienza Doppia H”, si vedono anche tanti ragazzi che nascevano quando questi dischi uscivano nei negozi.

Merito va dato probabilmente alla ricercatezza delle rime e degli argomenti trattati da Danno e Masito, capaci di produrre due album negli ultimi quindici anni – “Anima e Ghiaccio” e “Adversus” – che fanno riflettere su questa nevrotica società moderna, ma anche muovere la testa agli appassionati del rap dal sapore classico.

Nel caso di “Adversus”, uscito nel novembre scorso dopo un’estenuante attesa, si viene subito colpiti dall’emozionalità di cui è impregnata ogni canzone. Sono quattordici, e nessuna di queste sembra lasciata al caso, ma contiene sempre un messaggio ben preciso, come se Danno e Masito durante tutto questo tempo avessero cesellato ogni più piccolo pensiero o sentimento, per poi stenderli sul tappeto sonoro migliore – le basi sono quasi tutte opera di Dj Craim. Ad oggi, senza voler esagerare, sorprende ascoltare un disco che dall’inizio alla fine, indipendentemente dal genere, suoni così tanto ponderato, e con l’ambizione di voler curare alla perfezione il linguaggio, a metà tra poesia – non solo di strada – e giornalismo, in un’epoca dove la capacità di esprimersi va sempre più di pari passo con una sinteticità naif da social network. Diciamo quindi che “Adversus”, in un mondo fatto di bignami, è un romanzo esistenzialista, nel quale confluisce tutta la desolazione contemporanea che provano Danno e Masito, ma pur sempre celando una scintilla di speranza perché, come ieri, resistere è sempre un atto d’amore.

Un altro merito, magari, va dato al fatto che il Colle, nonostante venga considerato tra gli ultimi paladini dell’hip-hop più “autentico”, di rado si è posto con la pesantezza del maestro che intende imporre la sua lezione, ma piuttosto con la spontaneità – simile a quella degli esordi, sebbene con ovvia maturità in più – di chi ancora oggi crede fino in fondo nella musica che fa. Ecco perché gli imminenti concerti in serbo per i prossimi mesi sono attesi tanto quanto è stato atteso “Adversus”.

Se anche voi siete tra i fan, vecchi o nuovi, del Colle, queste sono le date in cui potrete vederli dal vivo – accompagnati da Aliendee, eccezionale beatboxer italiano che da anni porta quest’arte in giro per l’Europa:

 2 febbraio / Urban (Perugia)
 9 febbraio / Tpo (Bologna)
 14 febbraio / Alcatraz (Milano)
 9 marzo / Strike (Roma)
 15 marzo / Supermarket Jazz Refound Fest (Torino)
 23 marzo / Rivolta (Marghera)
 30 marzo / Mezzo Cannone Occupato (Napoli)
 5 aprile / Tenax (Firenze)

Illustrazione di copertina by Luca Bowles