[CONTEST] Vinci il biglietto per Yasiin Bey aka Mos Def x Jazz:Re:Found al Supermarket

Nell’orbita del festival Jazz:Re:Found arriva a Torino un nome di culto della scena hip hop a stelle e strisce: dopo la sua conversione all’Islam Mos Def si fa chiamare Yasiin Bey ma continua a fare musica di gran classe: un caleidoscopio black che suona come un gospel del ghetto col santino di Miles Davis e la benedizione di Madlib. Mettiamo in palio 2 biglietti! 

Come vincere?

1) Mettere “Mi Piace” alla pagina facebook di OUTsiders webzine (trovi link qui)

2) Mettere “parteciperò” all’evento su facebook.

3) Commentare questo link sulla nostra pagina Facebook (proprio tra i commenti Fb) con l’hashtag #MOSDEFJAZZREFOUND

Come fai a ritrovare il nostro post originale per commentarlo? Ti basta andare sulla nostra pagina Facebook:

– Sulla colonnina di sinistra troverai la voce “post”: cliccaci su.
– A questo punto sulla colonnina di destra troverai la dicitura “Cerca post in questa pagina” e ti basterà digitare “CONTEST MOS DEF JAZZ:RE:FOUND” per ritrovare il post giusto da commentare”.
– È più facile a farsi che a dirsi: promettiamo!

NOTA BENE:
Verranno messi in palio due biglietti, uno per persona. I vincitori dei biglietti verranno estratti a sorte e contattati via Facebook (controllate la casella spam). Il contest chiuderà la mattina del concerto. 


Jazz:Re:Found lo presenta così:

“Che Dante Terrel Smith possega una compresione dell’arte molto profonda è assodato. La sua storia, il suo ritmo, racconta di un uomo che sotto le spoglie di Mos Def ha abbracciato musica, cinema e arte contemporanea mai per caso, mai semplicemente per provare, bensì sempre per riuscire. E’ stato precursore dei “performer totali” che oggi stanno guadagnando le luci della ribalta. Il ragazzo che si trasferì a Brooklyn per dare il suo tocco ai lavori dei Da Bush Babees e De La Soul. L’uomo che con Talib Kweli creò le Black Star, citando nelle sue copertine Miles Davis, rafforzando il legame spirituale tra hip hop e jazz. Musica di altissimo livello a cui ha contribuito persino il maestro del groove Madlib senza alcuna esitazione.

Eppure in Mos Def c’è la convinzione che tutto in qualche modo sia collegato ad un livello più profondo, primitivo e spirituale. Da qui la conversione all’Islam e la nascita di Yasiin Bey, elementi che condizionano anche la sua protesta contro le condizioni dei detenuti a Guantanamo. Ma non si tratta di urla, non si tratta del classico gangsta game. Mos Def si esprime ancora una volta attraverso l’arte, in una angosciante performance in cui si sottopone alla pratica dell’alimentazione forzata, tecnica utilizzata sui prigionieri che rifiutano il cibo in carcere. Il suo obiettivo non è quello di eccellere in ogni ambito, ma di dimostrare che c’è una connessione in tutto, un ritmo attraverso cui tutto è stato fatto.”