DNA Concerti e TOdays Festival riportano il freak di L.A. in Italia.
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Ariel Marcus Rosenberg, noto come ARIEL PINK, è considerato tra i più eclettici e innovativi artisti in ambito underground del terzo millennio. L’avventura di ARIEL PINK nasce fra i nastri logori di cassette scambiate con gli amici e i vinili malandati dei genitori scoperti quasi per caso nella soffitta di casa: le basi da cui il giovane Ariel avrebbe iniziato a lavorare su una sfilza di canzoni, registrate in bassissima fedeltà nella cameretta di casa.
La sua capacità di preservare il passato e trasformarlo nel proprio, unico, inimitabile mezzo espressivo ne ha fatto una delle figure più enigmatiche e innovative del panorama underground degli anni Duemila, in perenne e precario equilibrio tra rock e pop, tra leggerezza e sperimentazione, tra maturazioni spesso annunciate e mille irrinunciabili ambiguità.
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Cresciuto a Los Angeles, l’eccentrico e trasognato ARIEL PINK è una delle figure più sfuggenti del nuovo pop psichedelico: un onnivoro cannibale di quelle suggestioni musicali che dagli anni 60 agli anni 90 hanno scandito le istanze giovanili. Un personaggio quasi fiabesco, capace di fare a brandelli intere scale armoniche per poi rimodellarle in eteree e impalpabili suggestioni vintage.