Elena Salamon Arte Moderna inaugura un’esposizione che mette a confronto tre grandi artisti rivoluzionari del XX secolo attraverso una serie di lavori a testimonianza dei grandi cambiamenti dell’epoca nella Ville Lumière.
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_di Miriam Corona
La galleria Elena Salamon, in Piazzetta IV Marzo, propone una selezione di stampe originali di tre grandi maestri che hanno segnato il mondo artistico d’inizio secolo: Picasso, Braque e Cocteau. Tre artisti poliedrici e anticonformisti, tre grandi personalità a confronto in una mostra che racconta un momento storico significativo e controverso, quello che va dagli anni quaranta agli anni sessanta, in una città, Parigi, che pulsa di creatività e vitalità. Sono anni di fervente attività culturale in cui pittori, scrittori, poeti, musicisti e registi danno vita a movimenti e correnti artistiche che segneranno profondamente il novecento, scrivendo una pagina fondamentale nella storia dell’arte.
Una raccolta di litografie di Pablo Picasso, a colori e in bianco e nero, realizzate negli anni ‘50 durante i quali si impegna nella reinterpretazione delle opere dei grandi maestri, producendone una serie ispirata all’arte di Goya, Velàzquez, Pussin e Manet. Tori e tauromachie sono una costante nella sua sterminata produzione, simboli di lotta, vittime sacrificali e potenze distruttrici. Presente anche la serie della Comedie Humaine, omaggio all’opera di Balzac, è una sorta di catalogo ragionato dei “tipi umani” e delle loro passioni. Sono fogli audaci, colorati ed espressivi nei quali si intrecciano originalità e citazioni neoclassiche.
Georges Braque oltre a dipingere esegue litografie, incisioni, sculture e libri d’artista. Uccelli, fiori e paesaggi sono temi ricorrenti nella sua opera, ai quali si accosta nel dopoguerra cercando di trarne una rappresentazione più realistica. In questi fogli si nota una ripresa dei gialli e dei rosa, pur coniugati sempre con i prediletti blu, neri e bruni. Presente inoltre un notevole Papier Collè stampato da Fernand Mourlot.
Le litografie a colori di Jean Cocteau, che si è cimentato in diversi campi artistici, hanno come soggetto le opere realizzate da lui stesso antecedentemente, impresse negli anni ‘50. Il tratto fluido, lineare e ininterrotto, caratterizza i soggetti di chiaro richiamo alla mitologia classica mentre molti sono anche tratti dalle sue pièces teatrali, come l’Antigone (1922), Roméo et Juliette (1924), La voix humaine (1930), La machine infernale (1934), Les parents terribles (1938), Les monstres sacrés (1940), L’aigle à deux têtes (1946), Théâtre de poche (1949).
Le stampe sono tutte originali, dunque concepite dagli artisti stessi, qualunque sia la tecnica impiegata per realizzarle. L’assegnazione di una stampa ad un autore, diversamente di quella di un disegno o di un quadro, venendo impressa in più esemplari può venire considerata, come il libro, opera pubblicata e perciò di autore certo e documentato.
L’esposizione delle opere verrà inaugurata il 12 Aprile alle h. 17:30 e terminerà il 26 Maggio.