La band americana, tra le più rappresentative dell’indie rock statunitense, arriva in Italia per due date imperdibili. OUTsiders webzine in collaborazione con DNA Concerti, mette in palio due biglietti per la data di lunedì 5 marzo al Magnolia di Segrate.
Come vincere?
1) Mettere “Mi Piace” alla pagina facebook di OUTsiders webzine (trovi link qui)
2) Mettere “parteciperò” all’evento su facebook.
3) Commentare questo link sulla nostra pagina Facebook (proprio tra i commenti Fb) con l’hashtag #THEPAINSMAGNOLIA
Come fai a ritrovare il nostro post originale per commentarlo? Ti basta andare sulla nostra pagina Facebook:
– Sulla colonnina di sinistra troverai la voce “post”: cliccaci su.
– A questo punto sulla colonnina di destra troverai la dicitura “Cerca post in questa pagina” e ti basterà digitare “CONTEST The Pains Of Being Pure At Heart” per ritrovare il post giusto da commentare”.
– È più facile a farsi che a dirsi: promettiamo!
NOTA BENE:
Il vincitore verrà estratto a sorte e contattato via Facebook (controllate la casella spam).
Il contest chiude 24 ore prima del live.
“The Echo of Pleasure” è il quarto album in studio della creatura di Kip Berman, salita prepotentemente alla ribalta della scena indie americana ed europea con il suo esordio omonimo, seguito da due album, Belong e Days of Abandon, celebrati dalle più grandi riviste musicali e non, da Rolling Stone a Pitchfork, da TheNew York Times e The Guardian.
E’ amore, amore per la musica, quello che caratterizza il lavoro dei The Pains of Being Pure At Heart, lo pseudonimo dietro cui si agita la mente creativa di Kip Berman. Dalle origini come band radicata nello stile della musica indie C-86 fino alla sua attuale dimensione da Alternative Rock anni ‘90 (e dove si sentono riverberi degli Smashing Pumpkins), ripercorrendo la storia della musica alternativa tra gli ‘80 e i ‘90 in America.
In “The Echo of Pleasure”, Kip Berman riporta dietro le manopole del mixer Andy Savours (già produttore di My Bloody Valentine e The Killers), e dà vita a nove tracce che regalano momenti di pura vitalità e atmosfere più malinconiche e pensose rispetto ai suoni a cui la band ci aveva abituato. Un album più maturo in cui la chitarra lascia spesso il ruolo fondamentale ai synth più oscuri.
I The Pains of Being Pure at Heart arrivano in Italia nella formazione che comprende il chitarrista Christoph Hochheim (ex Depreciation Guild), Jacob Danish Sloan al basso, Chris Schackerman (ex membro di Literature e Mercury Girls) alla batteria e alle tastiere Jess Rojas.